Stipendi supplenti: la Uil prepara azioni legali

Supplenti senza stipendio. Un fenomeno che si espande a macchia d’olio e che nei prossimi giorni arriverà sul tavolo del ministro Fioroni a cui i sindacati confederali della scuola hanno chiesto un incontro urgente per trovare risposte certe e rapide.
Pensavamo – spiega il segretario generale della Uil-scuola, Massimo Di Menna – fosse un problema vecchio di anni e ormai superato, invece, sempre in più scuole si registrano ritardi, e in molti casi ci sono insegnanti senza stipendio dal mese di ottobre scorso“.
In una delle tante lettere giunte all’Uil-scuola, dichiara Di Menna, una scuola di Roma dichiara che “su un importo totale di 108 mila euro, le sono stati assegnati solo 44 mila euro. Quel che resta è un ammanco di circa 60 mila euro per le spese del personale“.
Un quotidiano della capitale riferiva nei giorni scorsi di alcuni supplenti che sopravvivono con lavori extra nel week-end oppure ritornano sotto l’ala protettrice della casa paterna.
Mentre viene chiesto un attento monitoraggio per conoscere l’effettiva situazione degli stipendi non corrisposti, Di Menna annuncia che verranno attivati gli uffici legali per il pagamento anche degli interessi, anche perché “un buon funzionamento della scuola non può prescindere dal fatto che queste cose non dovrebbero accadere, con insegnanti che lavorano senza ricevere nessuno stipendio“.
Se il monitoraggio ci sarà, si potrà anche conoscere quanti sono questi “proletari” della supplenza che vengono normalmente computati per uomo-anno (cioè una unità virtuale ogni 360 giorni di stipendio pagati) e che mediamente corrisponde a circa il 5% del totale insegnanti (40-45 mila uomo-anno).