Stipendi supplenti: fumata grigia

Delusi i sindacati dall'incontro al Miur

L’atteso incontro con il ministro Giannini, richiesto con urgenza dai sindacati rappresentativi della scuola, si è risolto con un quasi nulla di fatto.

Nel darne notizia, la Cgil-scuola non nasconde la delusione dei sindacati sulle varie questioni poste, tra cui quelle dello stipendio dei supplenti, da mesi all’asciutto. 

“Si è concluso da poche ore il previsto incontro al MIUR richiesto d’urgenza dai sindacati scuola per affrontare le tante criticità delle misure applicative della Legge 107/05, con particolare riferimento alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici tramite gli ambiti territoriali.

Il Ministro Giannini non c’era: presenti al tavolo il capo gabinetto Dott. Alessandro Fusacchia, il vice capo di Gabinetto Dott. Rocco Pinneri, il capo dipartimento dott.ssa Rosa De Pasquale e il direttore del personale dott.ssa. Maddalena Novelli.

Inaccettabili, davvero oltre ogni limite, l’inefficienza del MIUR e il mancato pagamento degli stipendi ai supplenti e delle posizioni economiche del personale Ata. È questione che va sanata con urgenza.

Per quanto riguarda la mobilità e connessa istituzione degli ambiti, ferma restando l’applicazione della Legge 107/15 si può rivedere la bozza del testo in ingresso presentato alcuni giorni fa dall’amministrazione ai sindacati. In relazione ai mancati pagamenti degli stipendi ai supplenti, l’Amministrazione è in grado di garantire che la liquidazione delle competenze e degli arretrati ci sarà nell’emissione di gennaio. Sul pagamento delle 3.000 posizioni economiche Ata tuttora sospese, invece bisognerà aspettare il mese di febbraio 2016.

Circa il mancato pagamento dei supplenti non possiamo non constatare la mancata assunzione di responsabilità del MIUR che non può pensare di relegare la questione ad un fatto di semplice disfunzionalità delle procedure comunicative fra MIUR MEF, ma attiene al non voler prendere atto che lo stanziamento ministeriale si rivela sempre insufficiente e sempre se ne scaricano disagi e lesione di diritti sui precari e sulle scuole e sulle segreterie. E discorso analogo non può che essere fatto per le posizioni economiche.”