Sterilizzare il voto insufficiente di condotta si può

Sterilizzare il voto d’insufficienza della condotta agli effetti dell’ammissione alla classe successiva.

È questa la proposta, niente affatto peregrina, dell’on. Milena Santerini, commentando anche gli ultimi dati, non aggiornati, del Miur (oltre 12 mila studenti delle superiori bloccati nel 2011-12 per condotta insufficiente).

Formare i nuovi cittadini non significa fare repressione”, ha spiegato la deputata: “Non è così che si formano i ragazzi alla responsabilità, ma ripensando radicalmente quella che un tempo si chiamava ‘educazione alla cittadinanza”. Non voti “ma giudizi”, ha proposto la Santerini e “non bocciature ma piuttosto interventi riparativi del danno fatto”.

La proposta Santerini è da tenere in considerazione a doppio titolo in funzione dei decreti legislativi che dovranno essere varati entro un anno secondo la delega della legge 107/15, di cui al comma 180 e seguenti.

La proposta di sterilizzare o contenere l’effetto del voto di comportamento – rientrato nel sistema d’istruzione dalle riforme del ministro Gelmini – potrebbe essere considerata con attenzione, unitamente ad altre integrazioni e miglioramenti, all’interno della delega “adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato”.

Una modifica sul voto di condotta nella direzione indicata dalla Santerini consentirebbe di potenziare il contrasto alla dispersione scolastica.

La norma potrebbe trovare un opportuno coordinamento all’interno dell’altre delega relativa a “garanzia dell’effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale”.