Stabilizzazione precari, via ai concorsi e rinnovo contratti DS: raffica di annunci in chiusura della campagna elettorale

Si è chiusa a mezzanotte la campagna elettorale per il voto europeo di domani, 26 febbraio, ma poche ore prima il mondo della scuola è stato interessato da una raffica di gradevoli annunci da parte dei ministri dell’istruzione, Marco Bussetti, e della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

In mattinata era arrivata la comunicazione di Bussetti che, accogliendo dopo varie resistenze, le richieste dei sindacati della scuola, ha annunciato su Fb misure straordinarie per stabilizzare il precariato storico della scuola, con la previsione di percorsi abilitanti a favore degli oltre 55 mila docenti che hanno oltre 3 anni di precariato.

A poche ore di distanza la Bongiorno annunciava il via libera, da parte del suo dicastero, ai concorsi per 16.959 posti di personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022, aggiungendo che il provvedimento è stato “inviato per il concerto al ministro dell’Economia e delle finanze”.

Contemporaneamente la stessa Bongiorno ha annunciato anche il via libera al rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici – scaduto da nove anni – con il quale, secondo il ministro, dovrebbe esserci il quasi totale riallineamento della loro retribuzione a quella delle altre categorie di dirigenti pubblici. 

A questo punto, ha aggiunto, il contratto potrà “essere ratificato dal Cdm e, dopo i controlli della Corte dei Conti, sottoscritto in via definitiva”. Per l’intero triennio “si prevede un incremento medio pari a 160 euro al mese“. 

Mentre il vice premier Salvini plaudiva a questi annunci dei due ministri leghisti, esponenti del M5S non nascondevano la propria irritazione, soprattutto per la procedura di stabilizzazione dei precari. “Troviamo una mossa azzardata promettere a due giorni dal voto misure uniche e straordinarie per la stabilizzazione dei precari storici della scuola, in deroga a procedimenti di accesso trasparenti e meritocratici, che lo stesso ministro ha già inserito in legge di bilancio”.