Sport a scuola, Valditara: ‘Investimenti mai visti prima. Le scuole devono avere strutture sportive adeguate’

Nel corso della fase nazionale dei Giochi della Gioventù 2025, andata in scena allo Stadio Olimpico di Roma, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha ribadito con forza il ruolo chiave che lo sport gioca nella formazione delle nuove generazioni e nella costruzione di una scuola più inclusiva e capace di rispondere ai bisogni educativi del Paese.

“La scuola italiana ha un valore enorme – ha dichiarato il ministro – e lo sport è uno degli strumenti più efficaci per costruire il futuro dei nostri ragazzi”. Da qui, la scelta di investire in modo strutturale e senza precedenti sull’educazione motoria e sportiva. Valditara ha ricordato che è in atto un piano di interventi che coinvolgerà circa mille istituti scolastici su un totale di meno di ottomila, per dotarli di infrastrutture sportive adeguate. Gli investimenti complessivi sfiorano il miliardo di euro: 300 milioni provengono dal PNRR, il resto da fondi nazionali e da obbligazioni.

Lo sport scolastico, ha spiegato, non è solo attività fisica: è un vettore di inclusione, contrasto alla dispersione, formazione al rispetto e alla legalità. Per questo, l’educazione motoria è stata inserita in più piani strategici del Ministero: nell’Agenda Sud, per ridurre i divari territoriali; nell’Agenda Nord, per prevenire l’abbandono scolastico; e nel Piano Estate, che offre ai ragazzi attività sportive e ricreative durante la pausa estiva. A questi progetti si sommano 150 milioni di euro appena stanziati, che si aggiungono ai 400 milioni dell’anno precedente, per sostenere iniziative su base volontaria nelle scuole anche d’estate.

“Incentiviamo lo sport – ha concluso Valditara – perché insegna valori fondamentali: il rispetto dell’altro, delle regole, il merito, la fatica. Insieme al ministro Abodi e a Sport e Salute abbiamo siglato un protocollo per aprire le strutture sportive scolastiche al territorio: vogliamo che lo sport sia sempre più parte integrante della vita di comunità. È da lì che può partire il riscatto sociale.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA