Spoils system: la Moratti fa sul serio

Lo avevamo accennato nella precedente newsletter (vedi TuttoscuolaNEWS n.65 del 2 settembre). L’atmosfera a viale Trastevere e negli uffici scolastici regionali, nelle stanze che contano, è agitata: continuano infatti le manovre di attuazione della legge sullo spoils system.
Ci sono già i primi responsi. Il Consiglio dei ministri ha confermato, su proposta del ministro Moratti, il capo dipartimento dell’Istruzione Pasquale Capo e quello dell’Università Giovanni D’Addona. Per gli altri direttori generali sembra che i giochi siano quasi fatti, le prime “vittime” sarebbero già state informate.
Cosa c’è da aspettarsi? Un drastico turnover, un intervento pesante, destinato a lasciare il segno. Ben oltre il 15% di sostituzioni a suo tempo ipotizzato dal ministro della Funzione pubblica Frattini come media generale dei ministeri.
Se le indiscrezioni che circolano saranno confermate, bisognerà concludere che o la squadra che ha condotto finora la macchina amministrativa è da considerare largamente deficitaria, e quindi il ministro corre ai ripari, oppure il “repulisti” che si va profilando è tale da configurarsi più come la reazione di orgoglio di un ministro in affanno che una giustificata necessità amministrativa.
Tertium non datur (in realtà un’altra ipotesi ci sarebbe: che la decisione sulla conferma o meno sia fatta in base al colore politico, ma preferiamo non prenderla in considerazione). Né varrebbe molto la considerazione – per chi ha presentato la nuova legge sulla dirigenza (la “legge Frattini”) come un innovativo meccanismo per introdurre dei criteri esclusivamente meritocratici nella scelta dei managers della pubblica amministrazione – che certe pratiche fossero state già seguite dai precedenti governi, che hanno nominato i dirigenti oggi in bilico.