Spoils system in arrivo: prove di autodifesa

Chissà perché molti giornali italiani utilizzano l’espressione gergale anglo-americana “spoils system” (sistema di distribuzione delle “spoglie”) al singolare, e scrivono “spoil” system, senza rendersi conto di commettere un errore, visto che la parola si usa solo al plurale, o di produrre un involontario effetto comico-realistico: il verbo “to spoil” significa infatti “rovinare”, e l’espressione “spoil system” (che gli anglofoni comunque non usano) finirebbe per significare qualcosa come “sistema della rovina” (di qualcuno o per qualcuno). Cioè esattamente ciò che molti superburocrati e medioburocrati temono che possa loro accadere in applicazione della ormai operativa legge Frattini, in virtù della quale entro 60-90 giorni – cioè tra ottobre e novembre – verrà deciso se confermarli nei loro incarichi, spostarli ad altro incarico o addirittura parcheggiarli nel limbo dei “compiti di studio”.
In attesa degli eventi, c’è chi fa sapere di essersi politicamente riposizionato, e c’è anche chi, confermando la propria scelta ulivista tenta un’autodifesa preventiva, forte dei buoni risultati ottenuti e dell’alto indice di gradimento conquistato: è il caso del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Liguria Gaetano Cuozzo, per la cui conferma si sono mossi nei giorni scorsi il sindaco di Genova Pericu e il più autorevole quotidiano locale, il “Secolo XIX”. Ma molta incertezza regna sul destino di altri alti dirigenti, alcuni dei quali non provengono dall’Amministrazione scolastica, a differenza di Cuozzo (che ne fa parte dal 1968).