Tuttoscuola: Non solo statale

Sperimentazione/2: paritarie e statali pari sono

Una novità della sperimentazione, impensabile in altri tempi, ma diventata, con la legge sulla parità scolastica del 2000, una realtà, è la presenza di istituti paritari tra le istituzioni scolastiche che sperimenteranno la nuova scuola dell’infanzia ed elementare.
L’inclusione delle paritarie tra le scuole sperimentali ha costituito quasi un atto dovuto (probabilmente gradito) per il ministro Moratti, in forza della legge ulivista di parità (n. 62/2000).
Qualcuno però ha fatto i conti e ha storto il naso: è sembrata un’attenzione eccessiva il fatto che si contassero due scuole paritarie per regione, in un rapporto con le statali che supererebbe quell’1 a 9 che da tempo caratterizza il confronto tra il settore paritario e quello statale.
In effetti, rispetto alle istituzioni scolastiche statali ammesse alla sperimentazioni, le paritarie sono in un rapporto di 1 a 5. Ma è bene considerare che i settori a cui si è rivolta la sperimentazione sono quello dell’infanzia (555 mila bambini accolti nelle scuole paritarie e 946 mila in quelle statali) e quello delle prime classi di elementare (33 mila alunni accolti nelle prime paritarie e 490 nelle prime statali), con una platea virtuale di circa 2.024.000 bambini di cui 588 mila in scuole paritarie, cioè il 30% del totale.
Il rapporto tra alunni di paritaria e alunni di statale è quindi di 1 a 3. La quota di paritarie incluse nel progetto nazionale sembra dunque giustificata.

Forgot Password