Sperimentazione: pro e contro la sospensione

La decisione del ministro Fioroni di sospendere il decreto sulla sperimentazione suscita consensi e dissensi nel mondo della scuola e dell’associazionismo scolastico.
L’ANDIS, per esempio, associazione professionale dei Dirigenti scolastici, “esprime soddisfazione per la decisione del Ministro Fioroni” che “ci fa sperare nella ripresa di corretti rapporti di collaborazione del Ministero con Conferenza delle Regioni e delle Autonomie e soprattutto con il mondo della Scuola che – emarginato da tutto l’iter di formulazione ed articolazione della L. 53/03 – attende di tornare a svolgere il suo naturale ruolo di interlocutore ascoltato e partecipe da parte del Decisore politico“.
Su posizioni opposte è il neo presidente dell’associazione professionale Diesse – Didattica e innovazione scolastica – Fabrizio Foschi, secondo il quale la sospensione “appare una mossa obbligata, che il Ministro ‘doveva’ alla sua maggioranza e soprattutto alle Regioni rosse“, ma che va giudicata “miope perché il progetto delimitava gli ambiti di intervento all’articolazione dell’orario annuale e alla progettazione delle Unità di Apprendimento, in modo tale da sembrare quasi più un programma di sperimentazione medodologico-didattica che di innovazione ordinamentale“. Secondo Foschi il decreto “potenziava di fatto l’autonomia delle scuole“.
La stessa posizione la esprime Francesco Pasquali, segretario del coordinamento nazionale dei giovani di Forza Italia, secondo il quale il Ministro Fioroni ha detto “parole condivisibili sull’autonomia degli istituti scolastici” ma con la sospensione del decreto “ha fortemente mortificato l’autonomia degli istituti e ha posto un limite alla libertà di scelta di famiglie e studenti che avevano scelto un percorso formativo diverso“.