Spending review: un passo avanti e uno indietro

Nel difficile esame della Spending Review sono stati compiuti considerevoli passi avanti sulla ricerca, con la cancellazione dei tagli di 30 milioni di euro, e sulla cultura, con la soppressione della norma che prevedeva la chiusura di importanti enti culturali. Purtroppo per la scuola si registra ancora una situazione di stallo”. E’ questo il bilancio in chiaroscuro che traccia Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati.

Il passo indietro  – spiega Ghizzoni – riguarda la scuola ed è “il mancato emendamento dell’errore compiuto dalla riforma Fornero, che non ha tenuto conto della specificità della scuola e che ha impedito a 4000 unità di andare in pensione pur avendone maturato i requisiti. Una occasione che è stata invece colta, durante l’esame del provvedimento, a favore dei 24 mila dipendenti del pubblico impiego. Con rammarico e preoccupazione osserviamo che il sistema della conoscenza non riesce ad essere considerato nel suo complesso. Se da un lato si sta imparando a riconoscere il valore della ricerca come motore di sviluppo, dall’altro – conclude la Presidente della Commissione Cultura – ci sono ancora pregiudizi nei confronti della formazione e dell’istruzione come fattore di crescita, sociale e culturale”.