Specializzazione Indire. Il fabbisogno specchio dello squilibrio dei TFA

Il recente decreto ministeriale n. 75/2025, in applicazione dell’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, oltre a prevedere modalità e costi per la formazione specialistica e definire il profilo del docente di sostegno specializzato (allegato A), ha definito nell’allegato B il fabbisogno di docenti con specializzazione per le attività di sostegno, calcolato in base al numero di supplenti che hanno svolto attività di sostegno privi della specializzazione. 

Il fabbisogno corrisponde, infatti, al numero di docenti che nel quinquennio hanno svolto nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, alla data del 31 agosto 2024, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, sul medesimo grado di istruzione.

La distribuzione dei posti (poco più di 52 mila rispetto agli 85mila di cui inizialmente aveva parlato il ministro Valditara) conferma la squilibrata distribuzione dei posti per la specializzazione del sostegno operata dalle università con i corsi TFA, con pochi posti al Nord.

La carenza di docenti specializzati in diverse graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) ha reso necessario il ricorso a docenti privi di specializzazione per il sostegno.

Da qui il rilevante numero di docenti settentrionali da specializzare, come dimostrato dalla sintesi predisposta da Tuttoscuola che evidenzia come oltre il 57% del fabbisogno dei posti da specializzare si trova nelle aree settentrionali.  

Fabbisogno di docenti con specializzazione per le attività di sostegno

Area

Infanzia

Primaria

I grado

II grado

Totale

Nord Ovest

2.123

9.624

5.604

3.201

20.552

39,1%

Nord Est

964

4721

2219

1801

9705

18,4%

Centro

1351

5437

2473

2402

11663

22,2%

Sud

999

2629

1223

1024

5875

11,2%

Isole

737

1963

983

1144

4827

9,2%

Totale

6.174

24.374

12.502

9.572

52.622

100%

Elaborazione Tuttoscuola su dati MIM

Ma la specializzazione straordinaria – un una tantum per compensare lo squilibrio territoriale dei corsi universitari dei TFA – non risolve il problema di quello squilibrio.

Servirà forse un intervento da parte del ministero dell’Università e Ricerca per una distribuzione equilibrata dei posti da assegnare nei territori per specializzare docenti per il sostegno.

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