Sicurezza a scuola, circa 3 scuole su 5 prive delle certificazioni di base
Il 62% degli istituti è senza certificato di agibilità, il 66% senza quello di prevenzione incendi e il 47% senza quello di collaudo statico. Nel giorno in cui si riflette sull’importanza della sicurezza delle scuole, Tuttoscuola fa il punto della situazione.
In classe con zaino, quaderno e la speranza che non accada mai più quanto drammaticamente toccato a Vito Scafidi nel 2008, il 17enne che perse la vita nel suo liceo per via dell’assenza di adeguate misure di sicurezza. Con questo “kit” 7 milioni di studenti fanno il loro ingresso ogni giorno in circa 40mila edifici scolastici che, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, sembra abbiano accumulato nel corso degli anni un grave nel conseguire livelli di sicurezza completa. Tuttoscuola ha infatti analizzato quei numeri pubblicati lo scorso 14 luglio in un dossier dedicato alla Sicurezza a scuola e, in occasione della giornata del 22 novembre, riporta nuovamente la fotografia di una scuola italiana per la maggior parte dei casi priva delle certificazioni di base.
Per l’esattezza, dall’analisi dei dati pubblicati dall’Anagrafe, risulta che solo 14.879 edifici su 39.993 (pari al 37,2%) sono dotati del certificato di agibilità, mentre la maggioranza — 25.114 scuole, il 62,8% — ne è priva. Non va meglio sul versante del certificato di prevenzione incendi (CPI): ad averlo è appena un terzo degli edifici scolastici (13.514 strutture, il 33,8%), contro un 66,2% ancora sprovvisto (26.479 edifici).
Situazione analoga per il certificato di omologazione della centrale termica, presente in 15.317 edifici (il 38,3%) e assente in 24.676 (il 61,7%).
L’unico dato relativamente più positivo riguarda il certificato di collaudo statico, che risulta disponibile in 21.319 scuole, pari al 53,3% del totale. Tuttavia, resta allarmante il fatto che quasi la metà degli edifici (46,7%, cioè 18.674 scuole) non dispongano ancora di questa certificazione essenziale per garantire la sicurezza strutturale.
Occorre uno sforzo finanziario straordinario urgente e consistente per uscire dall’emergenza e assicurare sicurezza agli edifici e tranquillità per chi vi si trova quotidianamente a studiare e insegnare.
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