Si alza di pochi euro il tetto massimo di spesa per i libri di testo

È stato pubblicato finalmente il decreto che fissa i tetti di spesa per i libri di testo da adottare per l’anno prossimo per la scuola secondaria di I e di II grado. Il decreto ministeriale n. 43 del 10 maggio 2011, arrivato a ridosso dei termini conclusivi di adozione, anticipati quest’anno rispetto alla fine di maggio, ha ritoccato di pochi euro il tetto di spesa dei libri.  

Il decreto, come di consueto, prevede che “Eventuali incrementi degli importi indicati debbono essere contenuti entro il limite massimo del 10 per cento. In tal caso le relative delibere di adozione dei testi scolastici debbono essere adeguatamente motivate da parte del Collegio dei docenti ed approvate dal Consiglio di istituto.

Nonostante questa disposizione, la maggior parte delle classi sfora il tetto.

L’anno scorso, come riportato dal 2° Rapporto di Tuttoscuola sulla qualità nella scuola italiana pubblicato la scorsa settimana, nella scuola secondaria di I grado più del 56% delle classi ha sforato il tetto fissato dal decreto ministeriale, con l’Abruzzo virtuoso con “solo” il 43,3% di classi con sforamento, mentre all’opposto la Sicilia ha superato il 64%.

Tra le province Pescara ha sforato soltanto per il 31,6%, ma Catania ha più che raddoppiato sforando per il 71,4%. Divari che, francamente, è difficile spiegare e che si sono replicati anche per le classi della secondaria superiore, dove, mediamente, però gli sforamenti sono stati più contenuti, oscillando tra il 24% delle classi degli istituti professionali e il 40% delle classi liceali.

Oltre all’Abruzzo che si è ripetuto anche per quasi tutti gli istituti superiori, hanno contenuto lo sforamento in questo settore scolastico l’Umbria (12,2% nei professionali) e l’Emilia (22,4% nei licei scientifici), mentre la Sicilia, insieme alla Calabria, al Molise e alla Basilicata ha confermato le percentuali più elevate di sforamento nelle classi delle superiori.

Il record assoluto di maggior sforamento l’hanno raggiunto le classi dei licei classici di Caltanissetta con quasi il 77%, equivalente a tre classi su quattro con superamento del tetto massimo dei costi per i libri di testo. Sempre nei licei classici lo sforamento più contenuto si è registrato a Teramo con il 10,9%, un settimo dello sforamento di Caltanissetta.

Una curiosità: la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, che è risultata in questo settore la più virtuosa in assoluto, nelle classi degli ex-istituti magistrali ha sforato (un record!) soltanto per l’1,1%; nella stessa regione la provincia di Vercelli ha avuto il massimo di sforamento del tetto, sempre nelle classi degli ex-istituti magistrali, con il 71,4%: un abisso inspiegabile tra le due province piemontesi confinanti tra di loro.