Sergio Mattarella Presidente, un amico della scuola

Pochi giorni fa, quando è stata ufficializzata la candidatura di Sergio Mattarella alla carica di Presidente della Repubblica, Tuttoscuola ha accolto la notizia definendo l’ex ministro della Pubblica Istruzione, poi giudice della Corte Costituzionale e ora Presidente eletto con una vasta maggioranza (di quasi due terzi), e la stima di tutti, “un amico della scuola”.

In effetti, più che negli altri ruoli politici ricoperti nella sua carriera (ministro per i rapporti con il Parlamento dal 1987 al 1989, vicepresidente del Consiglio con il governo D’Alema (1998-1999), ministro della Difesa sempre con D’Alema e poi con Amato (1999-2001), abbiamo motivo di ritenere che Sergio Mattarella si sia identificato soprattutto nel ruolo di ministro della Pubblica Istruzione, incarico ricoperto dal luglio 1989, succedendo a Giovanni Galloni, al luglio 1990, quando rassegnò le dimissioni insieme ad altri quattro ministri della sinistra DC non condividendo la linea assunta dal Governo (presieduto da Giulio Andreotti) favorevole alla legge Mammì sul sistema radiotelevisivo, ritenuta troppo benevola verso le reti Mediaset.

Nell’anno in cui fu ministro dell’istruzione Mattarella (che era docente universitario) si occupò con competenza e forte passione civile di scuola. Seguì da vicino e sostenne il lavoro della commissione presieduta dal sottosegretario Beniamino Brocca per la revisione dei programmi e degli ordinamenti dell’istruzione secondaria superiore; firmò la riforma della scuola elementare (moduli di 3 insegnanti su due classi);  promosse la Conferenza nazionale sull’autonomia delle scuole insistendo perché si parlasse di ‘scuole’, al plurale, per sottolineare l’assunzione di responsabilità delle singole scuole in regime di maggiore autonomia. In questo quadro colse l’importanza strategica della valutazione di sistema anche come necessario contrappeso dell’autonomia delle scuole.

Per queste ragioni siamo convinti che Mattarella, nel suo nuovo, alto incarico, seguirà con competenza e partecipazione non formale le vicende della politica scolastica e l’azione del Governo, che l’ha posta al centro della sua iniziativa. Ed è anche per questo che Tuttoscuola rivolge al nuovo Presidente i più calorosi auguri di buon lavoro.