Sentenza precari UE, la Flc Cgil invia diffida al Governo

In merito alla sentenza della Corte Europea sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola, la Flc Cgil – dopo Gilda e Snals che avevano minacciato un’azione analoga – ha inviato una diffida ai ministeri competenti “affinché venga data attuazione” del provvedimento e contestualmente ha chiesto un “incontro per una risoluzione proficua del problema del precariato“.

Il sindacato sostiene che la Corte di Giustizia Europea abbia “deciso che i precari della scuola con più di 36 mesi di servizio [abbiano] diritto all’assunzione a tempo indeterminato”.

La sentenza – continua l’organizzazione di rappresentanza – era annunciata, visto che la normativa europea in materia è chiarissima già da 15 anni. Per questa ragione, “la Flc Cgil ha inviato ai ministri competenti una diffida per chiedere immediati e tempestivi atti volti a porre fine al comportamento omissivo dello stato italiano e a dare esecuzione immediata alla decisione della III Sezione della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre 2014“.

Contestualmente la Flc Cgil chiede “agli stessi ministri di attivare un’operazione di trasparenza per conoscere bene quante persone iscritte alle diverse graduatorie, comprese quelle di istituto, abbiano i numeri per entrare nei piani di stabilizzazione e di stabilizzarli subito senza attendere l’inizio del prossimo anno scolastico“.

Pertanto la Flc Cgil chiede di “attivare un tavolo di confronto per un riordino del lavoro che farà bene ai lavoratori, restituendogli dignità, e alle scuole, alle università, agli enti di ricerca e di alta formazione artistica e musicale che potranno contare su un buon lavoro“.