Poco più di dieci anni fa, nel 20109-10, gli alunni che frequentavano il tempo prolungato erano circa 365mila, quasi il 22% del milione e 670mila alunni iscritti, mentre le classi circa 18mila, pari ad oltre il 23% di tutte quelle funzionanti. Nel 2020-21 il numero degli alunni frequentanti il tempo prolungato si è più che dimezzato, facendo registrare infatti una flessione del 54%, con punte negative di circa l’80% in Emilia R., di oltre il 76%  in Puglia, del 71,5% e con il caso estremo del Molise che ha del tutto eliminato il tempo prolungato.   Inoltre, oltre alle province molisane che hanno dismesso totalmente il servizio, ve ne sono altre che lo hanno già fatto o altre che lo stanno per fare. È diminuito anche il numero di scuole che avevano all’interno classi organizzate a tempo lungo.

Nel 2009-10 erano quasi il 57%, mentre nel 2020-21 non hanno raggiunto il 31%. In particolare ha rinunciato al tempo prolungato la totalità delle scuole del Molise, quasi il 77% delle scuole in Emilia R., il 64% nelle Marche, oltre il 60% in Veneto.

In Campania, invece, soltanto poco meno del 18% delle scuole non organizza più il tempo prolungato.  

In valori assoluti il numero degli alunni che non frequentano più il tp è stato registrato in Lombardia con circa 34mila (meno 41%) e in Sicilia con circa 27mila (meno 62%).

A fronte della flessione complessiva del 54% degli alunni frequentanti il tempo prolungato, la diminuzione complessiva di tutti gli alunni della secondaria di I grado è stata soltanto del 3,5%.

Poco più di dieci anni fa le classi organizzate a tempo prolungato erano quasi 18mila.

Nel 2020-21 il numero si è quasi dimezzato (9.005), restituendo in organico poco più di 16mila posti di docente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA