Seconda prova Maturità 2018 poco amichevole, Aristotele affonda gli studenti del classico. I commenti degli esperti

Seconda prova maturità 2018: brutta sorpresa al Liceo Classico con una versione piuttosto difficile – poco amichevole, verrebbe da dire – secondo gli esperti interpellati dai quotidiani in edicola, ma di stringente attualità: l’amicizia di Aristotole, virtù politica – spiega Mauro Bonazzi sul Corriere – che consiste nel “riconoscere le ragioni proprie e quelle degli altri, per cercare di trovare soluzioni concrete ai problemi che gli uomini devono fronteggiare, pena il ripiombare di nuovo nella violenza e nell’odio”. Una seconda prova maturità 2018 che non avrebbe aiutato gli studenti, secondo quanto confermato anche da un sondaggio di Skuola.net: dopo il successo della prima prova maturità 2018, lo scritto d’indirizzo cambia completamente lo scenario. Rispettati i cattivi presagi della vigilia: al liceo scientifico è andato tutto secondo copione (cioè male), al classico greco esterno è stato peggio del previsto. Fioccano i copioni.

Tracce seconda prova maturità 2018: il parere degli esperti

Ciò detto, il brano tratto dall’incipit del libro VIII dell’Etica Nicomachea  è stato una sorpresa non proprio gradita per molti studenti, se si pensa che negli ultimi 40 anni il filosofo greco è stato proposto ai maturandi solo due volte, nel 1978 e nel 2012, l’ultima con grandi polemiche. Per dirla con il grecista Massimo Dimarco della Sapienza, interpellato dal Messaggero, i ragazzi si sono trovati alle prese con “ripetizioni, frequenti ellissi e strutture concettuali articolate: non si tratta di una fabula con la consequenzialità temporale. Nel brano erano presenti ellissi del verbo, l’uso del duale generalmente molto raro e l’uso del neutro sostantivato: elementi che possono deviare lo studente. Oltre alla presenza di una citazione virgolettata difficile da comprendere”.

Parere analogo per Federico Condello su Repubblica:  “Non possono che averli disorientati (gli studenti) certi bruschi scarti, certi transiti pieni di sottintesi, e l’improvvisa irruzione di una citazione omerica (costava tanto una noticina in calce, un’ avvertenza in premessa?). Sull’interpretazione e la resa di alcune frasi, che causano disagio anche ai professionisti delle traduzioni più diffuse, i commissari dovranno chiudere saggiamente un occhio, in sede di correzione”.

Secondo un sondaggio di Skuola.net comunque su oltre 1000 intervistati, solo il 13% degli studenti del liceo classico aveva previsto Aristotele, secondo solo a Platone, che aveva raccolto il 14% delle preferenze.

Per lo scientifico, due i problemi tra cui potevano scegliere i maturandi, l’uno legato al funzionamento di una macchina per la produzione industriale delle piastrelle, mentre il secondo prevedeva un più classico studio di funzione (inoltre bisognava rispondere a 5 delle 10 domande di un questionario su più livelli di difficoltà). Secondo il matematico Graziano Crasta, ancora sul Messaggero, “Per i miei studenti universitari del primo anno sarebbe stata difficile, non ho dubbi. E parliamo di ragazzi che hanno scelto di studiare matematica all’università o comunque un settore scientifico come biologia o chimica. Non era assolutamente facile”.

Tracce seconda prova 2018: il parere degli studenti

Se i maturandi avevano accolto con relativo entusiasmo le tracce proposte dal Miur per la prima prova, lo stesso non si può dire per la seconda prova maturità 2018. Il pensiero va, soprattutto, ai ragazzi dei due indirizzi sotto la lente d’ingrandimento: il liceo classico e il liceo scientifico. Perché, se l’anno scorso le loro strade si erano divise (con i ‘classici’ che esultavano per la versione più facile del previsto e gli ‘scientifici’ pronti al massacro dopo aver letto il testo dei problemi), oggi in tutti e due i casi sono usciti da scuola storcendo la bocca. Lo conferma il racconto fatto dai circa 1000 maturandi intervistati da Skuola.net subito dopo la fine della seconda giornata d’esame.

Quasi la metà di loro – il 49% – ha infatti trovato il compito più difficile del previsto. E un altro 41% in linea con le aspettative. Solo 1 su 10 lo ha ‘benedetto’. Ma se, ad esempio, ci concentriamo sul liceo classico, il tasso di maturandi scontenti della seconda prova maturità 2018 sale al 62%. Già le premesse non erano delle migliori: la versione di greco, per giunta corretta dal commissario esterno. Il brano di Aristotele è stato solo il colpo di grazia: a detta di molti era veramente ostico, specialmente quando si è trattato di tradurlo in un italiano comprensibile. “Difficile”, “Tosta”, “Assolutamente al di sopra delle capacità di qualsiasi studente del liceo”, sono alcune delle dichiarazioni a caldo fatte dai maturandi; quelle non censurabili, ovviamente. E i ragazzi dello scientifico? Beh, loro erano già pronti al massacro e le tracce non li hanno spiazzati più di tanto; piastrelle quadrate comprese.

In tanti hanno dichiarato di non essere stati preparati adeguatamente agli argomenti proposti nella seconda prova maturità 2018. E qui si uniscono al coro anche gli studenti degli altri indirizzi. Solo per il 29% dei maturandi le prove riprendevano temi e procedure spiegate in classe durante l’anno. Per un altro 47% rispecchiavano i programmi solo in parte. Ma per il 24%, dopo aver letto le tracce, è calato il buio, nessun apparente appiglio a quanto studiato; almeno così sostengono.

In una situazione del genere, si è ingrossato a dismisura l’esercito dei copioni. Più di 3 studenti su 10 – il 32% – hanno confessato di aver cercato altrove le soluzioni della seconda prova maturità 2018: il 12% si è fatto passare il compito da un vicino di banco, l’11% ha consultato i foglietti che aveva preparato per l’occasione, il 9% ha rischiato il tutto per tutto usando lo smartphone per andare su Internet. Solo il 68%, invece, ha cercato di fare tutto da solo. Quanto basta per spiegare quanto poco sia piaciuta ai ragazzi la seconda prova della maturità 2018.