Se il Tfa ordinario non dà nemmeno la precedenza per le supplenze…

Dalla nostra lettrice Francesca Violi abbiamo ricevuto questa email, simile al post già pubblicato, sul tema della preferenza da accordare, per l’assegnazione delle supplenze, ai neoabilitati nei Tfa ordinari.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sull’argomento, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

Sono un’insegnante precaria di 51 anni ed ho svolto negli ultimi 8 anni supplenze annuali nella materia (Geografia) in cui sono specialista pur non avendo l’abilitazione.

Poche settimane fa ho conseguito con successo l’abilitazione attraverso i corsi del TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ordinario che mi hanno visto, prima, superare tre prove iniziali di esame (certamente non inferiori per difficoltà a quelle del concorso ordinario), pagare poi una tassa di iscrizione di circa 2.200 €, successivamente fare la pendolare pomeridiana per 5 mesi , per un totale di 50 viaggi di circa 240 km quotidiani (Carrara-Firenze a/r), da sommare ai 100 mattutini (Carrara-Pontremoli) casa-lavoro-casa. Infine, presentare e discutere una tesina.

Come si può intuire, in quest’ultimo anno ho sacrificato molto la mia vita e i miei affetti e mi sono impegnata allo spasimo nello studio pur non avendo più la freschezza mentale dei ventanni.

Al momento non mi consta sapere dal Ministero della Pubblica Istruzione se questo mio pesante sacrificio sarà considerato in quanto, ad oggi, nelle graduatorie per incarichi e/o supplenze , alcuni insegnanti non abilitati continuano ad avere la precedenza nei miei confronti.

Chiedo quindi al Ministro Carrozza, che più volte e giustamente ha richiamato l’importanza del merito e di una scuola di qualità per gli studenti, come mai non ha ancora emanato, in previsione dell’imminente anno scolastico, un provvedimento che garantisca le migliaia di neo abilitati come me i quali, nonostante le competenze riconosciute ed il grande sforzo personale ed economico, rischiano di rimanere al palo e di venire ingiustamente sopravanzati da insegnanti non abilitati con grave pregiudizio anche per la tanto sbandierata qualità dell’ insegnamento.

Prof.ssa Francesca Violi