Se il numero di docenti non diminuisce

Sono più di 845 mila i docenti statali, di ruolo e non, che chiudono questo anno scolastico.

Dieci anni fa erano poco meno di 800 mila. Il loro aumento è stato esattamente di 46.646 unità, pari ad una variazione del 5,8%, mentre nello stesso periodo la popolazione scolastica aumentava di oltre 211 mila unità con un incremento del 2,8%.

Si è trattato di aumenti contrassegnati da fattori diversi, perché, mentre i posti di organico dei docenti tendevano a diminuire (30 mila posti in meno nel decennio, frutto prevalente di tagli delle finanziarie), aumentavano parallelamente i posti in organico di fatto e i docenti non di ruolo (si veda la tabella), tanto è vero che l’aumento del numero di docenti nominati fino al termine dell’attività (soprattutto su posti di sostegno) è stato superore a 71 mila unità (+ 148%).

845 mila docenti sono pochi, sono tanti, sono troppi?

Intanto va notato che il tempo scolastico a disposizione di ogni singolo docente per la didattica di classe - fino a quando non si sfoltirà l’elenco delle materie che compongono il curricolo e non si ridurranno drasticamente i progetti extra curricolo – è in molti casi insufficiente.

In ogni caso la risposta alla domanda se siano tanti o pochi non può non tener conto (con gli opportuni e ormai noti adattamenti e distinguo) del rapporto tra numero dei docenti e degli studenti.

Il “quaderno bianco della scuola”, firmato meno di un anno fa dal ministro dell’istruzione Fioroni e dal collega dell’economia Padoa-Schioppa, aveva fotografato impietosamente la situazione italiana, mettendola a confronto con quella dell’Unione e dei Paesi dell’Ocse.

L’Italia risultava con oltre un punto e mezzo al di sopra della media internazionale (7,5) con 9,1 docenti ogni 100 studenti, mentre in Francia il rapporto è di 8,3, in Germania di 6,6, in Gran Bretagna di 6,9, contro quello della Spagna del 9,3.

Nell’anno scolastico che si conclude il rapporto non si è abbassato verso l’Europa, ma, anzi, è confermato con tendenza all’incremento. Se non si contano i docenti di religione cattolica, la situazione di questo 2007/2008 si attesta a 10,9 docenti ogni 100 studenti; dieci anni fa era pari a 10,6 docenti ogni 100 studenti. Come si vede dalla nostra tabella, il rapporto è rimasto invariato soltanto negli istituti superiori. Per quanto riguarda le aree geografiche del nostro Paese, solamente il Nord est ha abbassato il rapporto, stabile il Centro, in sensibile incremento invece le Isole e il Sud, dove, a fronte di un sensibile calo del numero di alunni, vi è stata una sostanziale stabilità del numero dei docenti.