Se calano le assenze come possono aumentare le supplenze?

Un quotidiano nazionale ha lanciato il grido d’allarme di dirigenti scolastici della Lombardia e dell’Emilia, secondo i quali sarebbero già finiti i fondi per il pagamento delle supplenze di questo primo periodo dell’anno scolastico.

La notizia, se confermata in via generale, sarebbe abbastanza sorprendente, perché, dopo gli interventi del ministro Brunetta, la scuola nei primi mesi di questo anno scolastico dovrebbe avere fatto grandi risparmi.

Non molto tempo fa sul sito della Funzione pubblica si poteva legge che “A integrazione dei dati resi noti sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici del mese di ottobre 2008, il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione comunica che i giorni di assenza per malattia fatti registrare dal personale docente e non docente degli istituti scolastici sono calati del 39,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il valore, sebbene ancora provvisorio, deriva dalle prime valutazioni condotte dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il comparto della scuola ed è in linea con quanto rilevato per il resto della pubblica amministrazione, confermando così l’efficacia delle misure contro l’assenteismo che il Governo ha recentemente varato“.

Se davvero vi è stato nella scuola quasi un 40% in meno di assenze dei docenti, ci si dovrebbe aspettare una spesa minore per supplenze. O no? Misteri delle statistiche, a meno che non vi sia stato un errore di trascrizione del dato statistico sulle assenze degl insegnanti.