
Scuole chiuse per elezioni, l’allarme dei presidi: a Roma sono troppe

“Ancora una volta la scuola viene considerata come un’appendice delle altre istituzioni, una sorta di dependance da utilizzare per fini utili non alla scuola. Dopo tanto parlare dell’importanza della didattica in presenza, della necessità di evitare ad ogni costo la DaD, ecco che si presenta l’ennesima prova dello scarso interesse del potere pubblico per la formazione dei nostri ragazzi”. E’ quanto scrive in una lettera il presidente dell’Associazione presidi di Roma, Mario Rusconi, circa la chiusura delle scuole in occasione delle prossime elezioni amministrative.
“Da anni abbiamo denunciato questa irragionevole scelta – scrive ancora Rusconi -, comoda per chi conduce le istituzioni politiche, negativa per chi ha a cuore la preparazione culturale dei nostri bambini e ragazzi. Di fronte alla pandemia abbiamo assistito e tuttora assistiamo ad innumerevoli appelli alle misure di profilassi e alla necessità irrinunciabile della didattica in presenza, nel rispetto del distanziamento, evitando assembramenti, ribadendo la funzione socioculturale del fare scuola, guardandosi negli occhi, non perdendo nemmeno un minuto dell’imparare in presenza. Cosa diciamo ai nostri bimbi e ragazzi sulla chiusura annunciata delle scuole sede di seggio, centinaia nella sola Roma? Possibile che le nostre ormai vecchie proposte di luoghi alternativi non abbiano trovato spazio nemmeno in uno dei programmi politici sbandierati in questi giorni dai candidati alle elezioni?”, conclude.
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