Tuttoscuola: Non solo statale

Scuola paritaria/2. Il costo standard come chiave di volta

In questo mutato clima politico il problema di come migliorare l’efficacia e l’equità del sistema scolastico nel suo insieme sembra nettamente prevalere sulle preoccupazioni di carattere giuridico-costituzionale, che dal 2000 (legge n. 62 sulla parità) a oggi hanno visto contrapporsi senza costrutto due sottosistemi in crisi: quello delle scuole statali, sottoposte a continui e negli ultimi anni enormi salassi finanziari, e quello delle scuole paritarie in lotta per la sopravvivenza.

Le prime impegnate a difendersi dai tagli, e quindi sospettose verso qualunque intervento (anche dovuto, ex legge 62) in favore delle scuole paritarie. Queste ultime alle prese con i bilanci da far quadrare e le ricorrenti crisi di liquidità causate dai ritardati versamenti dei contributi da parte del Ministero.

Per fronteggiare questa duplice condizione di crisi, e superare il reciproco arroccamento dei due sottosistemi – o meglio dei loro sostenitori più partigiani: quelli del ‘senza oneri, mai’, e quelli del ‘con oneri automatici, sempre’ – si stanno cercando strade nuove, caratterizzate dal fatto di mettere in relazione la questione del finanziamento con quella dell’autonomia e della responsabilità (accountability) dei soggetti erogatori di servizi (Stato e Enti gestori), da sottoporre tutti a valutazione sistematica per quanto riguarda il rapporto tra costi e benefici, efficienza nell’impiego delle risorse ed efficacia dei risultati (qualità dell’apprendimento).

In che modo? Se ne è parlato la scorsa settimana in due iniziative nazionali: un seminario promosso alla Camera dalla deputata Elena Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, e un convegno organizzato il giorno dopo dalla Filins – Federazione italiana licei linguistici e istituti non statali, guidata da Giovanni Piccardo.

In entrambi i convegni si è parlato del costo standard per alunno, riferito all’insieme degli alunni della scuola statale e paritaria, come di uno strumento che potrebbe favorire una più equilibrata e più equa distribuzione delle risorse. A parlarne con più impegno, in entrambe le occasioni, è stata suor Anna Monia Alfieri, 39 anni, emergente presidente della FIDAE Lombardia.

A suo giudizio il costo standard per alunno, determinato in base a livelli di efficienza e di prezzo predefiniti centralmente, potrebbe costituire l’”anello mancante” nell’offerta pubblica di istruzione, il parametro che unifica scuole statali e paritarie chiamandole tutte all’esercizio della responsabilità e alla ricerca della qualità in un’ottica di miglioramento continuo.

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