Tuttoscuola: Non solo statale

Scuola paritaria: incidenza elevata in Campania e Lombardia

Ha ragione il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ad affermare che dalle sue parti nella scuola dell’infanzia il rapporto tra bambini iscritti nelle paritarie, rispetto a quelli presenti nelle statali, è il più alto d’Italia (93.346 contro 46.446, pari cioè al 66,8% a fronte del 33,2%): due bambini su tre frequentano scuole dell’infanzia paritarie.

Il peso delle scuole paritarie dell’infanzia si fa sentire anche in Lombardia (56,8% contro il 43,2%) e in Emilia-Romagna (52,8% contro il 47,2%). Ma in questo caso molte paritarie non sono a gestione privata, come succede quasi sempre in Veneto, ma a gestione pubblica, perché molte scuole sono gestite dai Comuni.

Al Sud e nelle Isole, invece, il rapporto tra scuole paritarie e scuole statali nel settore dell’infanzia è decisamente capovolto: soltanto un quarto dei bambini iscritti è inserito in scuole paritarie. Ma dietro a questo diverso rapporto c’è una diversa storia della nascita di scuole statali all’avvio della legge istitutiva più di quarant’anni fa. In Italia l’incidenza complessiva di bambini iscritti nelle scuole dell’infanzia paritarie è pari al 38,7%.

Se il Veneto ha nella scuola dell’infanzia il primato di bambini iscritti alla paritaria, nel settore della scuola primaria è invece la Campania ad avere la maggior presenza di iscritti nella paritaria (quasi il 12% degli iscritti), mentre il Veneto si accontenta di un modesto 5,5%, preceduto da Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte. La media nazionale è del 7%.

Nel settore della secondaria di I grado, dove la media nazionale è del 4% di iscritti alla paritaria, è la Lombardia ad avere l’incidenza più alta (9,4%), seguita da Liguria, Lazio e Piemonte. Il Veneto, anche questa volta segue a distanza, appena al di sopra della media nazionale.

Forgot Password