Scuola media bilingue a Roma. Tutto quello che c’è da sapere

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Partiamo con ordine. Che cos’è una scuola bilingue? In breve, sia per non annoiare i nostri lettori più consapevoli, sia per poi poterci concentrare maggiormente sul “topic” di questo articolo, per l’appunto come muoversi per scoprire e scegliere la corretta scuola media bilingue a Roma per il proprio figlio, diamo una prima definizione.

Per bilingue si intende una persona capace di leggere e scrivere correntemente in due lingue diverse. In generale, quando non si specificano le due lingue si sottintende che gli idiomi parlati siano quello più diffuso nella nazione in cui si vive (nel nostro caso l’italiano), e ovviamente l’inglese.

Ma, ovviamente, bilingue può essere chiunque sia in grado di parlare due lingue diverse. Le scuole bilingui più diffuse in Italia sono ovviamente quelle che propongono l’italiano e l’inglese, seguite dalle altre lingue più diffuse, come il francese o il tedesco, e affiancate da altre con un appeal sicuramente importante, come il portoghese o il cinese.

Che cos’è una scuola bilingue e come si differenzia da una scuola internazionale?

Una scuola bilingue è tendenzialmente una scuola paritaria che segue il programma ministeriale italiano. L’approccio culturale dato dal programma seguito sarà quindi basato sui criteri formativi del paese dove si sta vivendo. L’insegnamento della lingua italiana non viene trascurato ma viene anzi sviluppato come in qualsiasi altro istituto pubblico.

Una scuola internazionale, invece, non segue il programma ministeriale italiano ma ha una matrice anglosassone, di solito americana o britannica, e pertanto relega l’assimilazione dell’italiano al ruolo di seconda lingua. Lo studente non potrà quindi ricevere una formazione culturale assimilabile a quella di un istituto pubblico italiano, ricevendo così uno stampo educativo e nozionistico più vicino alla cultura anglosassone rispetto a quella italiana. Anche l’italiano, come lingua, viene insegnato come idioma secondario e quindi, di fatto, privato della centralità che potrebbe avere in un istituto paritario.

Scuola media bilingue a Roma, come sceglierla?

Partiamo dal presupposto che le scuole medie bilingui italiano e inglese, in Italia e quindi implicitamente anche a Roma, non sono molte. La maggior parte degli istituti si ferma alla scuola primaria. E questo è un male, più avanti spiegheremo il perché. Indipendentemente da questa scarsità di offerta, è necessario specificare alcuni elementi fondamentali da considerare per poter effettuare una scelta più consapevole. Tuttoscuola oggi raggruppa i principali 5:

OPEN DAY

L’Open Day è un ottimo strumento orientativo che probabilmente dovrebbe influire per almeno un buon 50% nella decisione della scuola media bilingue da scegliere. E’ all’Open Day che è possibile “annusare l’aria” della scuola, valutarne concretamente le potenzialità, le strutture, saggiare la disponibilità e le competenze del corpo docente, poter parlare direttamente con la dirigente scolastica e così via. Perciò, se avete dubbi o volete approfondire la vostra conoscenza su una scuola specifica. L’Open Day non può mancare. A questo proposti, segnaliamo i 2 Open Day più prossimi di una delle principali scuole bilingui di Roma, la St. Philip School, che proprio quest’anno ha inaugurato il suo terzo ordine di studio, la scuola media bilingue, per l’appunto.

Il Metodo di Studio

Il metodo utilizzato è importantissimo. Costituisce il binario che il proprio figlio seguirà nel suo percorso di crescita. Le scuole bilingui sono scuole private che, per quanto paritarie, sono solitamente più flessibili in merito al metodo formativo da seguire. Possono seguire il metodo steineriano, per esempio, o adattare un metodo universalmente riconosciuto al proprio modo di vedere la formazione, forse intervenendo migliorandolo o adattandolo sulla base di ricerche più recenti.

Il Dirigente Scolastico

La figura del Dirigente Scolastico, specialmente in una scuola bilingue, sia che si tratti di una scuola dell’infanzia, primaria o secondaria, è assolutamente fondamentale. E’ lui che da il passo alla scuola, che detta il ritmo di crescita, che stabilisce le regole interne e che vigila sul mantenimento della qualità formativa. Ancora una volta, per quanto dovrebbe essere quasi sempre possibile interloquire con lui, l’Open Day costituisce un’ottima occasione per poterlo conoscere e valutare “de visu“ nelle mani di chi stiamo mettendo i nostri ragazzi.

La profondità degli ordini di studio

Come specificato precedentemente, purtroppo non sono in molti in Italia a poter vantare questa ampiezza di servizi. Spesso le scuole bilingui offrono solamente due ordini di studio. La scuola dell’Infanzia, o scuola materna, e la scuola primaria, o elementare. Dopo, per molte famiglie, risulta difficile proseguire proprio perché la scuola a cui si erano affidati non prevede il proseguimento del percorso scolastico. Una buona scuola bilingue dovrebbe invece programmare un percorso continuo capace di radicare ancor più profondamente, nella mente del ragazzo, il dominio e l’alternanza dell’italiano e dell’inglese, grazie al prolungamento del percorso scolastico per i 3 anni delle medie e, possibilmente, i 5 del liceo.

Retta e distanza da scuola

Questi sono fattori ovviamente soggettivi ma che vanno valutati. Ogni genitore dovrebbe chiaramente considerare, in base alle proprie circostanze, se la retta è sostenibile, come può essere pagata (la maggior parte degli istituti consente dilazioni di pagamento) e la distanza dell’istituto da casa.

Nel valutare, sarebbe saggio informarsi sugli orari scolastici (tempo pieno oppure no) e sulle attività e servizi inclusi o addizionali, come lo scuolabus o le attività extra-scolastiche