
Scuola dell’infanzia al collasso: in dieci anni un quinto di bambini in meno

Negli ultimi anni si è registrato un calo di oltre 340mila iscritti. Dal 2013 meno 30-40mila bambini ogni anno. E’ come se una città grande come Bari fosse scomparsa. Cosa accadrà nei prossimi anni alla scuola dell’infanzia? Il calo di iscritti continuerà, con inevitabili impatti sul modello di scuola.
L’analisi di Tuttoscuola.
Il nuovo anno scolastico si apre con una triste conferma: continua il pesante calo di iscritti alla scuola dell’infanzia. Secondo un’analisi di Tuttoscuola, nell’anno scolastico 2020/21 il numero degli iscritti era già sceso a 1.365.718, con un calo di oltre 292 mila bambini. Per l’anno scolastico che sta per iniziare è prevista un’ulteriore flessione di iscritti che potrebbe portare la complessiva popolazione scolastica intorno a 1.315.000 unità, facendo registrare, rispetto ad una decina di anni fa un decremento di circa 342mila iscritti, pari ad oltre il 20% di flessione del numero di bambini. Un impatto di grande rilevanza: è come se l’intera popolazione di una grande città come Bari, per esempio, fosse venuta meno.
Eppure tra il 2012 e il 2013 nel complesso delle scuole statali e paritarie il settore dell’infanzia aveva registrato in assoluto le punte più alte di bambini iscritti: rispettivamente 1.657.162 nel 2012-13 e 1.641.420 l’anno dopo. E’ stato per effetto del record di natalità registrato nel 2008 (576.659) e nel 2007 (563.933), quando i nati erano di gran lunga molti di più di quelli di questi ultimi anni (404.104 l’anno scorso). Da quel momento è iniziato, inesorabile, il decremento, al ritmo di 30-40 mila bambini in meno ogni anno tra statali e paritarie.
L’assetto attuale è destinato a consolidarsi o la scuola dell’infanzia è destinata a ridursi ulteriormente di taglia? Considerato che i nati dell’ultimo triennio sono stati circa 1.250.000 e che il tasso di scolarizzazione nelle scuole dell’infanzia è sceso intorno al 95%, secondo una proiezione di Tuttoscuola nel 2024-25 ci saranno complessivamente nelle scuole dell’infanzia 1.155.000 bambini iscritti, pari cioè ad altri 160 mila bambini in meno. Insomma tra tre anni la scuola dell’infanzia avrà perso il 30% degli iscritti rispetto al 2012, con inevitabili impatti sul modello di scuola, oltre che in termini sociali e occupazionali.
Parallelamente al calo di popolazione, è avvenuta anche la chiusura di molte scuole (soprattutto paritarie) e la diminuzione del numero di sezioni aperte. Nelle scuole statali le sezioni funzionanti nell’a.s. 2012-13 erano 43.235; l’anno scorso erano scese a 41.839, con un calo conseguente di quasi 1.400 sezioni, pari ad un decremento del 3,2%.
La maggior incidenza del calo del numero di alunni, rispetto a quello del numero di sezioni, ha determinato un sensibile abbassamento del numero medio di bambini per sezioni, sceso da 23,1 del 2012-13 a 20,9 del 2020-21.
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