Scuola dell’Infanzia: 390 nuovi posti (ma non bastano)

Anche la scuola dell’infanzia si potrà avvalere dell’organico potenziato, come per gli altri settori scolastici. La legge 107/15 della “Buona scuola” aveva previsto 48.812 posti di potenziamento per l’autonomia delle istituzioni scolastiche, ripartiti tra tutti i settori con esclusione della sola scuola dell’infanzia. Successivamente era stato posto rimedio parziale a questo vuoto, trasferendo alla scuola dell’infanzia 800 posti, attinti dalla quota complessiva del contingente dell’organico potenziato. Ora la legge di stabilità 2020, al comma 279, dispone un’integrazione di 390 posti. 

  1. La dotazione organica complessiva di cui all’articolo 1, commi 64 e 65, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è incrementata di 390 posti, con riferimento alla scuola dell’infanzia, da destinare al potenziamento dell’offerta formativa nel relativo grado di istruzione. Con il decreto del Ministro, dell’istruzione dell’università e della ricerca di cui al predetto articolo 1, comma 64, il contingente di 390 posti è ripartito tra le regioni.

Spetterà al nuovo ministro dell’istruzione che subentrerà a Lorenzo Fioramonti, dimessosi il giorno di Natale, decretare la distribuzione dei posti sul territorio.

Nel frattempo, mentre a fatica la scuola dell’infanzia guadagna questi posti di organico potenziato, il decremento delle nascite riduce la consistenza degli iscritti e, conseguentemente, anche il numero delle sezioni, con ricaduta sugli organici del personale docente.

I posti comuni che nel 2016-17, avvio generalizzato dell’organico potenziato, nella scuola statale dell’infanzia erano 81.649, in questo anno scolastico 2019-20 sono scesi a 79.884, con una perdita di 1.765 unità.