Scrima: riforma scolastica questione aperta

La lettera del leader della Cisl Scuola sul futuro della scuola

“Non è facile scrivere di scuola in tempi di guerra. Sono giorni che siamo bombardati dalle tragiche notizie che vengono dal Libano e da Israele. Là i bombardamenti non sono notizie, sono distruzione e morte. Non sappiamo che cosa succederà da ora al giorno in cui queste pagine arriveranno nelle case dei nostri iscritti, degli insegnanti e dei tanti operatori di scuola che si staranno preparando a riaprire le aule a quegli impegni di speranza e di progetto che ogni avvio di anno scolastico rianima” – così esordisce Francesco Scrima, Cisl, in una lettera di sostanziale encomio ai primi passi compiuti dall’attuale ministro della Pubblica Istruzione, Fironi.

Quel che si può dire – continua – è che “La questione della Riforma scolastica è, fortunatamente, tornata aperta; era necessario, ne siamo contenti. Nella precedente legislatura era stata chiusa di prepotenza su scelte e linee che non potevamo condividere e non convincevano, insieme a noi, tanta parte del mondo della scuola, delle famiglie, della società. Quella che, anche in questi giorni di calda estate, si sta almeno parzialmente smontando era una riforma rigida, ridondante, discriminante. Una riforma sbagliata nata umiliando il dialogo sindacale e professionale, una riforma che depotenziava la scuola e penalizzava le professionalità di chi in essa operava. Abbiamo accolto con favore i primi atti del nuovo Ministro e le sue prime dichiarazioni.