
Scrima reagisce alle accuse del ministro
Come era prevedibile, non si è fatta attendere la reazione del sindacato alle accuse del ministro Gelmini che ha tacciato le organizzazioni sindacali della scuola di essere la causa principale della situazione disastrosa in cui versa la scuola. “I sindacati sono i responsabili pesantissimi della situazione di degrado in cui si ritrova la scuola” ha detto durante una manifestazione elettorale a Milano.
“Quelle del Ministro Gelmini – ha dichiarato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl-scuola – sono affermazione false, offensive e irresponsabili. La scuola non è allo sfascio: la sostiene il lavoro di migliaia di insegnanti che le famiglie apprezzano e che ogni giorno svolgono il loro servizio con impegno e competenza, nonostante operino in condizioni di crescente difficoltà.”
“I sindacati che li rappresentano – ha aggiunto – non difendono privilegi e non alimentano sprechi: chiedono il giusto riconoscimento per un lavoro così importante e difficile. E’ a partire da questo che si può davvero contribuire a migliorare la nostra scuola, obiettivo che da sempre è al centro della nostra azione.”
Dopo la difesa, il segretario della Cisl-scuola passa al contrattacco, affermando: “Siamo noi a chiedere conto al Ministro della colpevole inerzia con cui assiste all’impoverimento della scuola pubblica decretato dai provvedimenti economico-finanziari. Le chiediamo anche conto della sua persistente chiusura al dialogo e al confronto con il sindacato, da lei stessa dichiarato, a suo tempo, indispensabile per affrontare e risolvere positivamente i problemi.”
A proposito di difesa della scuola pubblica, uno slogan caro ai sindacati confederali della scuola, la Gelmini aveva anche affermato: “Giù le mani dalla scuola pubblica, lo diciamo noi perché non è patrimonio del sindacato o della sinistra“
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