Scrima (Cisl scuola): l’obbligo non sia solo scolastico

Innalzare l’obbligo scolastico? Una risposta sbrigativa, che  rischia di rivelarsi anche inefficace”. La dichiarazione è di Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, che l’ha rilasciata  a margine del convegno che si sta svolgendo a Roma.

Secondo il sindacalista, che indirettamente risponde a chi, nella Cgil e a livello politico, propone di innalzare l’obbligo solo nel canale scolastico, occorre invece “fare di tutto per contrastare il fenomeno degli abbandoni scolastici, ma ci sembra improbabile che la questione si possa risolvere innalzando i tempi di permanenza proprio nei percorsi da cui avviene la fuga. I fatti ci dimostrano che il contrasto più efficace si realizza in quelle aree in cui è più radicato e forte il sistema della formazione professionale. Noi non lo consideriamo uno scomodo concorrente del sistema di istruzione, ma come un’opportunità diversa e qualificata da offrire ai ragazzi che chiedono percorsi formativi adeguati ai propri stili cognitivi. Non è incatenandoli ai banchi di una scuola che li si può far crescere meglio, valorizzando i loro talenti. In nove anni sono passati da 20.000 a 240.000 i ragazzi che accedono ai corsi della Formazione Professionale. Non crediamo che abbiano subito una discriminazione, al contrario sono stati molto spesso recuperati a una dimensione formativa dalla quale sarebbero rimasti esclusi”.

Una presa di posizione decisa, che non mancherà di suscitare consensi e dissensi.