Scrima (Cisl): no al reclutamento per via giudiziaria

Per il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima, la materia del reclutamento dei docenti “non può essere lasciata alle aule giudiziarie, ma va  affrontata e risolta in sede politica”.

Sulla recente sentenza del giudice del lavoro di Genova, che ha condannato il Ministero a risarcire i  trenta  precari ricorrenti con una somma di 500.000 euro, mostra cautela se non scetticismo:  “si tratta al momento di sentenze di primo grado, e l’esperienza suggerisce cautela nella valutazione e nella gestione di questi primi esiti”.

La via maestra, sostiene il sindacalista, è quella di “ coprire con personale di ruolo tutti i posti vacanti e disponibili”, ed è questa la proposta che la Cisl scuola “rinnova per l’ennesima volta al ministro e al Governo”, al quale spetta autorizzare il contingente per le assunzioni.

Secondo Scrima si tratta di un’operazione che “può essere fatta senza oneri eccessivi, anzi oggi può essere vista addirittura come conveniente per l’Amministrazione”. E comunque “va fatto tutto il possibile perchè il reclutamento del personale avvenga attraverso la strada maestra delle regole che lo governano, che devono essere certe, trasparenti, obiettive. Non conviene a nessuno, e men che meno ai lavoratori, una situazione che rende inevitabile cercare risposte attraverso il proliferare dei ricorsi e delle sentenze”.