
Sciopero riuscito a metà
Dati contrastanti sulle adesioni, ma contenuti: tra il 9 e il 20%. Giannini: la Cgil dovrebbe tener conto delle cifre, dalle assunzioni alle risorse aggiuntive
A un anno di distanza dallo sciopero generale dell’anno scorso (5 maggio 2015), che registrò percentuali da record, lo sciopero del 20 maggio indetto da Flc-Cgil, Cisl, Uil e Snals-Confals (mancava Gilda, che ha scioperato il 12), ha avuto un esito diverso, assai più contenuto.
Secondo la Funzione Pubblica ha scioperato il 9,04% del personale in servizio, per la Flc Cgil il 20%, percentuale che però si riferisce soltanto al 50% delle scuole che hanno già comunicato i dati e che potrebbe dunque crescere. Per conoscere i dati, sostengono al sindacato, bisognerà attendere i numeri relativi al restante 50% delle scuole, che potrebbero arrivare anche domani.
Il ministro Stefania Giannini, pur dichiarando di rispettare la protesta, è intervenuta criticamente sullo sciopero: “Abbiamo assunto centomila insegnanti, stiamo facendo il concorso per altri 63 mila, stiamo provvedendo anche alla questione del personale Ata, abbiamo messo 4 miliardi di risorse fresche, più i soldi per l’edilizia. Francamente credo che anche di questo la Cgil debba prendere atto”.
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