Scienze della formazione: TAR ammette 20 esclusi

Il Tar del Lazio ha ammesso al corso di laurea in Scienze della Formazione dell’università de L’Aquila 20 studenti inizialmente esclusi perché al test non avevano raggiunto il punteggio minimo introdotto dall’ex Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (60 punti su 80) per accedere alla facoltà.

Ha avuto quindi successo il ricorso promosso dall’Unione degli Universitari de L’Aquila, la città che aveva presentato per prima in Italia il ricorso collettivo ora accolto e dove su 250 posti a disposizione solo 102 candidati erano stati ammessi avendo superato i 60 punti su 80.

148 posti erano rimasti non assegnati. Una situazione “paradossale”, secondo i dirigenti dell’UDU, “per un corso di laurea abilitante all’insegnamento nelle scuole materne ed elementari, con i contingenti gia calcolati ai sensi di legge”.

Per Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, “l’obiettivo ora è estendere a tutti, mediante un Decreto del Ministero, le nostre sentenze, anche agli studenti che non hanno potuto fruire dei nostri ricorsi. I posti liberi ci sono, ora che la soglia è stata dichiarata illegittima ci aspettiamo che il Ministro Profumo possa prendere atto della sentenza e che finalmente i posti liberi possano essere assegnati a tutti gli altri studenti”.

La conseguenza dell’eventuale provvedimento del Miur non comporterebbe, naturalmente, l’ammissione di tutti i candidati (il principio del numero programmato resta), ma l’ammissione di tanti candidati quanti saranno i posti messi a disposizione da ciascuna Facoltà.