Scenari/1. La ricetta inglese: più disciplina

Nella ricerca delle strategie più efficaci per migliorare la qualità dei sistemi educativi si notano grandi differenze tra i diversi Paesi, in particolare per quanto riguarda la questione della disciplina e più in generale della selezione.

La Gran Bretagna del conservatore David Cameron (ma anche per certi aspetti la Francia di Sarkozy), dopo una lunga stagione di tolleranza soprattutto verso le scuole ad elevato tasso di multiculturalità, mette ora al primo posto la disciplina, il rigoroso rispetto delle regole come l’obbligo scolastico, e decide di punire sul piano economico i genitori che non controllano l’effettiva frequenza della scuola da parte dei loro figli.

Il fatto è che i più colpiti da questa decisione sono i genitori che percepiscono sussidi per la loro modesta condizione socio-culturale, e che spesso non sono materialmente in grado di verificare se i figli frequentano o marinano la scuola.

L’iniziativa di Cameron sembra in effetti più rivolta a rassicurare il ceto medio conservatore che a ottenere il risultato di accrescere i tassi di frequenza (e quindi il livello di educazione e socializzazione) dei giovani appartenenti alle categorie sociali più disagiate. La controprova è costituita dalla ripresa di progetti sperimentali, come quello delle Free Schools (Scuole libere), nei quali ai genitori (ma anche agli insegnanti) vengono dati più poteri per regolare la vita interna degli istituti e anche di modificare i curricoli nazionali con l’obiettivo di accrescere il controllo locale delle famiglie sul processo formativo e sul comportamento degli studenti.

In questo senso il progetto delle Free Schools riecheggia un’iniziativa promossa a suo tempo da Margaret Thatcher, quella denominata Opting Out, che assegnava fondi direttamente alle scuole che si sottraevano al controllo dei Distrettti scolastici (a maggioranza laburista) per gestirsi con un maggior grado di autonomia. Ma con un accento posto ora più sulla disciplina e sulla selezione, rivalutata anche sul piano dei principi.