Sbloccato il decreto precari

In arrivo 40.000 assunzioni nella scuola. Le ha decise venerdì 24 il consiglio dei ministri. Le immissioni in ruolo, che riguardano docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo, saranno attuate nell’anno scolastico 2005-2006. Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione di “assumere e rendere stabili 40.000 tra personale docente e personale tecnico-amministrativo della scuola tra il 2005 e il 2006“. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti in una conferenza stampa congiunta con il premier Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri.

Con il decreto-legge approvato dal consiglio dei ministri, il ministero dell’Istruzione è stato autorizzato ad assumere, per il prossimo anno scolastico 2005-2006, un contingente di 35.000 insegnanti e 5.000 unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, con contratto a tempo indeterminato. Si tratta di una prima attuazione anticipata – spiegano al dicastero di viale Trastevere – del piano di assunzioni a tempo indeterminato per il triennio 2005-2008, i cui tempi di definizione non consentono di concludere il procedimento in tempo utile per il prossimo anno scolastico. Il decreto varato oggi dunque autorizza da subito le assunzioni per l’anno 2005-2006 mentre nel giro di 10 giorni, di concerto con il ministero dell’Economia, sarà messo a punto un decreto interministeriale per le assunzioni relative agli anni 2006-2007 e 2007-2008.

Con le immissioni in ruolo del prossimo anno scolastico – fa notare il ministero – “si prosegue nell’opera di stabilizzazione degli organici, iniziata nel 2001 con l’assunzione di 62.000 docenti e personale Ata e proseguita, nell’anno 2004-2005, con l’assunzione di ulteriori 24.000 docenti e personale Ata. La stabilizzazione del personale della scuola – ha detto il Ministro Moratti – rappresenta un riconoscimento per il lavoro svolto finora e contribuisce, attraverso una maggiore stabilità, a dare più qualità alla formazione e più serenità sia alla scuola che ai docenti e al personale Ata“. A tale scopo il decreto-legge prevede iniziative di formazione del personale docente, correlate alle modifiche di ordinamenti e delle classi di concorso previste dalla riforma stessa.