
Santerini: Abolire le bocciature per voto di condotta
Servirebbe ad educare i ragazzi alla responsabilità e ridurrebbe la dispersione
L’Agenzia LaPresse riporta un’interessante proposta dell’on. Milena Santerini che potrebbe essere considerata positivamente all’interno della delega per la valutazione.
Nel giorno in cui il ministero dell’Istruzione annuncia le materie dei prossimi esami di maturità si parla di scuola anche per il ‘voto in condotta’ e in Parlamento arriva la proposta di abolire la bocciatura per cattivo comportamento.
Un tempo per ripetere l’anno bastava il 7 in condotta, oggi è necessario il 5, ma Milena Santerini, deputata di Democrazia solidale e professoressa di Pedagogia, vuole abolire la norma.
Perché? “Perché formare i nuovi cittadini non significa fare repressione”, spiega la deputata a LaPresse. “Non è così che si formano i ragazzi alla responsabilità – prosegue la deputata – ma ripensando radicalmente quella che un tempo si chiamava ‘educazione alla cittadinanza”.
Non “voti ma giudizi”, propone Santerini e “non bocciature ma piuttosto interventi riparativi del danno fatto”.
Inoltre “il voto in condotta, che tra il 2011 e il 2012 ha portato a 12mila bocciature nelle scuole superiori, influisce non poco sulla dispersione scolastica – aggiunge Santerini – Bullismo e atti vandalici non sono accettabili, ma non li si può affrontare con la bocciatura”.
“Di solito chi prende cinque in condotta ha forti motivi di disagio e adattamento – sostiene Santerini – ma è anche la scuola che si adatta troppo poco a queste ragazzi”.
E se le si dice: “Lo sa che i ragazzi più monelli la ringrazieranno?” La risposta dell’onorevole professoressa arriva senza esitazioni: “E lei lo sa che i signoroni dei giornali che dicono che la scuola è lassista mi aggrediranno? Scommettiamo?”
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