
Salvaprecari, la Regione Lazio non convoca le parti sociali
La segreteria regionale della Cisl Scuola Lazio ha dato notizia di avere appreso, “in modo del tutto casuale, che è in corso di definizione un accordo tra Regione ed Ufficio Scolastico Regionale per realizzare anche nel Lazio progetti volti al reimpiego del personale della scuola che non ha trovato disponibile il posto precedentemente occupato a causa dei tagli agli organici, ai sensi di quanto previsto dal cd decreto salva precari”.
Il segretario dell’organizzazione Vincenzo Alessandro spiega di trovare “particolarmente grave che Regione e Ufficio Scolastico non abbiano avvertito la necessità di confrontarsi, su misure di questa natura, con le organizzazioni che rappresentano i precari della scuola e che, nelle regioni in cui le norme di cui trattasi hanno trovato attuazione sin dallo scorso anno, hanno contribuito, con tutta la ricchezza della propria esperienza, alla loro elaborazione, nonché alla loro gestione, in termini di orientamento e corretta informazione del personale interessato”.
Per Alessandro, “ancor più grave appare il fatto che tali comportamenti siano attuati da una giunta regionale composta in parte considerevole, oltre lo stesso presidente, da persone che hanno maturato una precedente esperienza nel mondo sindacale, evidentemente senza conservare la sensibilità verso il ruolo delle parti sociali che sarebbe stato lecito aspettarsi”. In questo senso, l’organizzazione sindacale “ricorda che, pur senza giungere ad una positiva soluzione, la Giunta precedente aveva tuttavia sentito almeno la necessità di convocare le parti sociali sull’argomento”.
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