I Vescovi italiani condividono “l’idea di una scuola che deve educare e non solo istruire”, ma aspettano i decreti attuativi della Riforma per valutare “in concreto i contenuti degli insegnamenti e di tutta l’opera formativa”. Lo ha affermato il presidente della Cei card. Camillo Ruini, sottolineando la necessita’ di “compiere il massimo sforzo per assicurare alla riforma i finanziamenti indispensabili, con gradualità ma non con rinvii che finirebbero per paralizzarla”.

“Altro obiettivo non rinunciabile – ha detto il Presidente della Cei – è quello di garantire l’innalzamento del livello della formazione professionale, la cui competenza resta affidata alla Regioni”. Secondo Ruini, però, “la Riforma della scuola rimarrebbe poi sostanzialmente incompiuta se non si andasse avanti sulla strada di un’effettiva parità scolastica. In proposito non possiamo non deplorare – ha detto Ruini – le difficoltà e le dilazioni troppo spesso intervenute nell’erogazione dei finanziamenti già previsti, specialmente per le scuole materne, dall’attuale normativa”.

Nella sua prolusione, il Cardinale è tornato inoltre sulla legge per lo stato giuridico degli insegnanti di religione, già approvata dalla Camera dei Deputati ed ora all’esame del Senato. “Dato lo slittamento dei tempi -ha detto – si pone il problema di aggiornare il riferimento alla copertura finanziaria, ma resta intatta l’opportunità di non procedere ad altre modifiche, che rinvierebbero forse molto a lungo la sua pprovazione definitiva”. Considerazioni analoghe, ha concluso Ruini, riguardano la legge sulla Procreazione assistita.