Ritorno a scuola: sindacati non firmano il protocollo di sicurezza

Niente firma da parte dei sindacati della scuola al Protocollo sulla sicurezza Covid nelle scuole in vista dell’avvio dell’anno scolastico. E’ quanto emerge al termine dell’incontro tra sindacati e i tecnici del ministero dell’Istruzione. Nello specifico sarebbero sorte diverse criticità in relazione al Green Pass, ai controlli, ai tamponi e al distanziamento in classe. Entro la fine di agosto il documento dovrà essere necessariamente approvato.

In particolare la FLC CGIL chiede che sia garantito il distanziamento in considerazione del fatto che per le scuole è necessario avere indicazioni chiare sulle misure da adottare, soprattutto per la vaghezza delle indicazioni del CTS contenute nel parere del 12 luglio 2021. È necessario poi, per il sindacato di Sinopoli, garantire il finanziamento dell’organico aggiuntivo Covid fino alla fine dell’anno scolastico a garanzia della continuità didattica e almeno nella stessa misura assegnata nell’a.s. 2020/2021. La FLC CGIL considera inoltre indispensabile garantire la gratuità dei tamponi e ha richiesto rilevazioni e screening per una fotografia iniziale e per il monitoraggio delle condizioni di diffusione del virus. In relazione alle misure relative al Green Pass, anche in considerazione della possibilità di prossime modifiche in fase di conversione, il sindacato ritiene che queste indicazioni non possano essere acquisite dal Protocollo di Sicurezza.

Proprio per quanto riguarda la certificazione verd, si legge in una nota unitaria delle organizzazioni sindacali  che “La decisione di adottare il Green Pass per il personale scolastico, con relative sanzioni in caso di inadempienza, è stata assunta dal Governo in modo unilaterale, nonostante l’ Amministrazione Scolastica e Sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza. Anche per questa ragione, in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento assunto sta alimentando forti tensioni, come spesso accade quando si assumono decisioni frettolose e radicali, inadeguate a cogliere la complessità delle situazioni”.

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