Ritorno a scuola: Regioni propongono, Ministero riflette

È di una settimana fa il documento predisposto dalle Regioni per la ripresa delle attività scolastiche nelle scuole del primo e del secondo ciclo, dal titolo significativo: “Proposte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per le linee guida relative alla riapertura delle scuole”.

Leggi la proposta delle Regioni per il ritorno a scuola

Si tratta di un contributo, non si sa se richiesto o di propria iniziativa, per la definizione delle tanto attese Linee guida che il Ministero, dopo ripetuti annunci, dovrebbe emanare anche sulla scorta delle indicazioni della task force coordinata dal prof. Bianchi.

Il documento delle Regioni prende in considerazione dieci punti di importanza fondamentale per la ripresa delle attività didattiche in sicurezza degli alunni di scuola primaria e secondaria di I e II grado, e per ognuno indica sinteticamente le proposte operative da attuare.

I particolare, in forma molto semplificata, il documento tratta di:

  • Misure organizzative generali – SPAZI E DISTANZIAMENTO
  • Misure organizzative generali – PERSONALE
  • Misure organizzative generali – PASTO A SCUOLA
  • Misure organizzative generali – TRASPORTI
  • Misure organizzative generali – DIDATTICA A DISTANZA
  • Misure organizzative generali – MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA
  • Misure igienico-sanitarie – USO MASCHERINE
  • Misure igienico-sanitarie – IGIENE DEGLI ALIMENTI
  • Misure igienico-sanitarie – IGIENE PERSONALE
  • ALTRO

È difficile capire se il documento sia soltanto il riscontro ad una richiesta formale da parte del Ministero dell’Istruzione, un sollecito a provvedere oppure una specie di garbata provocazione per evidenziare che il loro compito le Regioni lo hanno svolto.

Ad ogni buon conto risulta quanto mai urgente che venga finalmente pubblicato dal Ministero il protocollo delle misure che le scuole e altri soggetti istituzionali coinvolti dovranno o potranno adottare per la ripresa delle attività didattiche a settembre.

È augurabile che non vi siano nuovamente anticipazioni ufficiose di notizie destinate soltanto a disorientare le scuole e i dirigenti scolastici preposti a darvi attuazione. Ed è altrettanto augurabile che, con correttezza istituzionale, il documento ufficiale e definitivo non venga anticipatamente pubblicato su siti privati.