Ritorno a scuola: in Lombardia Tar sospende ordinanza regionale, studenti in classe dal 18 gennaio

In Lombardia, il Tar ha sospeso l’ordinanza regionale che imponeva fino al 24 gennaio la didattica a distanza al 100% per gli studenti delle superiori. Proprio ieri, 14 gennaio, si è tenuta una riunione in prefettura a cui hanno partecipato il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Letizia Moratti per parlare della decisione del Tar. I ragazzi potranno quindi tornare a scuola lunedì, 18 gennaio.

“Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm”, ha comunicato in Nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia.

Il prefetto di Milano Renato Saccone e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Augusta Celada hanno inviato una lettera al presidente del Tar della Lombardia spiegando che il rientro in presenza non potrà avvenire prima di lunedì, 18 gennaio, “tempi minimi insopprimibili” per dare attuazione al decreto con cui il Tribunale.

“Per garantire il rientro a scuola in sicurezza degli studenti delle scuole superiori – si legge nella lettera – tanto il mondo scolastico quanto il sistema del trasporto pubblico locale necessitano di tempi organizzativi minimi». E dunque alla riunione «si è convenuto sulla ragionevole necessità, anche ai fini dell’omogeneità territoriale, che al Decreto de quo venga data attuazione a decorrere dal prossimo lunedì 18 gennaio, al fine di consentire al trasporto pubblico e agli istituti scolastici di disporre di tempi congrui per una opportuna comunicazione anticipata ai fruitori dei rispettivi servizi». E anche se consapevoli che il quadro normativo potrebbe cambiare con il nuovo Dpcm e che i dati epidemiologici potrebbero portare la Lombardia in zona rossa (dove le lezioni alle superiori sono tutte in dad) «si comunica che verrà posto in essere ogni sforzo – assicurano Saccone e Celada – per garantire una ripresa in sicurezza del mondo della scuola quanto più uniforme sul territorio nazionale”