Ritorno a scuola, Bianchi: ‘Dopo Pasqua di nuovo in presenza per dare un segnale. Tempo pieno deve essere sempre più diffuso’. VIDEO

“Si ricomincia e si ricomincia dalla scuola. La scuola non è l’ultima, ma la prima a riaprire. Questo è il segnale che dovevamo dare ed è arrivato: chiaro e limpido”. E’ quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a “L’intervista” di Maria Latella su Sky TG24, a proposito del ritorno a scuola in presenza prima delle vacanze di Pasqua. Tempo pieno, recupero degli apprendimenti e piano per il rientro in presenza dal 7 aprile. 

In quest’anno i ragazzi hanno perso tanto, e non solo in termini di apprendimento. Come recuperare? “Il tempo pieno è fondamentale” e deve essere sempre più diffuso nelle scuole italiane. Il ministro spiega che col “piano nazionale di rilancio e di resilienza, si esce dalle difficoltà innovando”. Si tratta di “un grande piano contro la povertà educativa” e che prevede diversi temi. “Nel nostro Paese – continua Bianchi – sono troppi i bambini che non hanno quel punto di riferimento affettuoso, dico con orgoglio la parola ‘affettuoso’. La scuola dell’infanzia non è un lusso e non lo deve essere soprattutto al Sud. Le discipline scientifiche, matematica e scienze, sono fondamentali ma anche altre. Il computer per quelli della mia età è una scoperta, i bambini crescono col computer e lo sanno usare meglio di noi. Poi arte, musica, c’è troppa poca musica nelle nostre scuole. C’è lo sport inteso come salute, molti bambini crescono non avendo cura del proprio corpo. Il tempo pieno – sostiene il ministro – deve essere proprio finalizzato ad aiutare ai nostri studenti una vita più complessa”.

Ormai certo che quest’anno vedremo nuovamente tutti gli studenti promossi come accaduto lo scorso anno. “Io credo – spiega il ministro – sia un diritto dei ragazzi essere valutati ed è un dovere degli insegnanti. La valutazione è il modo per essere accompagnati e orientati. In Emilia Romagna abbiamo fatto scrutini ed esami col terremoto. I nostri insegnanti sapranno dare una valutazione tenendo conto della situazione pandemica“.