Ripensare la scuola oltre l’intelligenza artificiale

Di Agata Gueli

E’ possibile ripensare alla professionalità docente oltre l’intelligenza artificiale? Quali prospettive, quali sfide e cambiamenti attendono i docenti nell’imminenza del nuovo anno scolastico? Se ne è parlato in un convegno tenutosi mercoledì 6 settembre presso l’Aula Giubileo della Università Lumsa di Roma, coordinato dal dirigente scolastico Francesco Rovida, responsabile della formazione di EIP Italia.

Il convegno organizzato dalla stessa Università LUMSA, in collaborazione con EIP Italia, Dirigenti Insieme e Tuttoscuola ha visto come protagonisti alte professionalità del mondo universitario e del mondo della scuola, oltre la presenza del Magnifico Rettore della Lumsa, Francesco Bonini, che ha aperto i lavori con i suoi saluti di indirizzo, e del Sottosegretario all’Istruzione e al Merito On. Paola Frassinetti che ha chiuso i lavori anticipando alcune novità che riguarderanno il nuovo PNSD che il Ministero sta predisponendo e interloquendo cordialmente con Edoardo Camurri, autore di programmi televisivi e divulgatore culturale, sui pericoli che i materiali utilizzati nel campo delle tecnologie, risorse presenti in Africa e in Asia, producano nuove schiavitù e sfruttamento umano.

E’ chiaro che la formazione continua dei docenti è l’unica bussola capace di condurci nel mare dell’incertezza, l’unico serio investimento per costruire il proprio futuro. Il mandato formativo ed educativo della scuola si è fatto quanto mai urgente soprattutto in relazione a trasformazioni che investono non solo la conoscenza ma i comportamenti etico – sociali.

Se la preoccupazione è momentaneamente l’intelligenza artificiale con le sue implicazioni, il dato è ancor più allarmante in quanto l’IA ha invaso attività di massa come l’insegnamento e i numerosi lavori di scrittura. Arginare il fenomeno è impossibile, la migliore soluzione è quella di conoscerne i meccanismi per poter arginare gli effetti più deleteri. Lo ha ben sottolineato la Prof.ssa Patrizia Bertini Malgarini, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane della LUMSA, così come la prof.ssa Maria Cinque, Presidente del corso di laurea in Scienze dell’Educazione che ne ha valutato alcuni aspetti positivi, soprattutto nella didattica e nell’organizzazione scolastica. Proprio la Cinque ha proposto al pubblico in sala una divertente ricerca attraverso l’uso di chatGPT, per sottolinearne limiti ed opportunità.

Gianni Vinciguerra, Direttore di TUTTOSCUOLA, ha rivendicato il ruolo di coscienza critica delle problematiche della nostra scuola e voce propositiva per soluzioni praticabili. Si è rivendicata anche l’importanza di software operativi per gli strumenti che i docenti dovranno gestire nella stagione di transizione al digitale che la scuola attraversa anche con i finanziamenti del PNRR. Daniele Barca, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Modena 3, che ha rappresentato l’Italia nel recente Congresso dell’OCSE a Parigi, ha illustrato l’innovativo percorso “Lucy”, che dal 2020 sta sviluppando nel suo Istituto. A Modena hanno introdotto nel curricolo tradizionale delle classi prime, seconde e terze della secondaria di Primo Grado, contenuti e attività didattico-laboratoriali gestiti con l’intelligenza artificiale. Notevoli gli sviluppi, a detta del dirigente Barca, e soprattutto gli impatti finali: innalzamento delle competenze, maggiore coinvolgimento degli studenti. Maurizio Gentile, docente LUMSA e coordinatore tecnico scientifico del Master in Governance Strategica delle Istituzioni scolastiche ha ribadito la sua posizione di “agnostico” rispetto all’Intelligenza artificiale: se è ancora presto per potere anticipare considerazioni, vero è che nulla potrà mai sostituire la bellezza del rapporto che si crea tra alunno e docente.

Agata Gueli dirigente scolastico, in rappresentanza della Direzione generale del MIM per il Piano Nazionale Scuola Digitale, ha illustrato ai presenti le nuove prospettive su cui la Direzione sta lavorando e che riguardano l’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale.
“Abbiamo la necessità di docenti preparati e motivati, di una formazione seria e di una costante sinergia tra scuola, Università ed Enti accreditati per la formazione” così ha ribadito, la professoressa Anna Paola Tantucci, presidente nazionale di EIP Italia, anima e promotrice del Convegno. Ragionare in modo sistemico, valorizzare la flessibilità, ripensare a come si trasmette il sapere.

Lavorare sulla motivazione, sulla gestione della noia, sulla dimensione creativa dell’apprendimento: questi alcuni dei numerosi traguardi a cui bisogna ambire secondo il dirigente scolastico Ottavio Fattorini, vicepresidente EIP Italia e ideatore del costrutto di Dirigenza umanistica®, prospettiva di fondo della nuova edizione del Master di II livello in Governance strategica delle istituzioni scolastiche proposta da LUMSA Master School in partnership con EIP Italia, il gruppo “Dirigenti insieme per una dirigenza umanistica” e TUTTOSCUOLA.

E’ urgente e necessaria una riorganizzazione dei saperi e non una riduzione. Può sembrare paradossale, visto che l’intelligenza artificiale è in questo momento l’argomento principale, lavorare sull’istruzione di base ovvero sulla capacità di leggere, scrivere, comprendere e fare di conto. Se vogliamo avere un’umanità resiliente, in grado di recepire ed affrontare i repentini cambiamenti in atto, dobbiamo migliorare l’istruzione di base, specie in Italia dove dilaga un analfabetismo di ritorno. Educare alla complessità significa educare alla responsabilità.

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