Ripensamento del Consiglio di Stato sugli ingressi in GAE dei diplomati magistrali?

Sorpresa e perplessità dei legali dell’Anief per la decisione del Consiglio di Stato di rimettere all’Adunanza Plenaria del Consiglio la questione della legittimità delle disposizioni ministeriali attraverso cui – in sede di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento – non è stato consentito l’inserimento dei docenti in possesso di diploma magistrale.

La VI Sezione del Consiglio di Stato, con propria ordinanza della settimana scorsa, ha deciso di affrontare in plenaria la spinosa e dirompente questione dell’apertura alle GAE per i diplomati magistrali ante 2002.

Come è noto, il Consiglio di Stato, dopo aver riconosciuto nel 2014 pieno valore abilitante ad diploma magistrale conseguito entro il 2001-02 e avere, tuttavia, contestualmente affermato che quell’abilitazione non poteva anche dar diritto all’iscrizione in GAE, l’anno dopo, invece, con una sentenza di segno diverso, spalancava le porte delle Graduatorie ad Esaurimento a quegli abilitati.

Il ripensamento su quanto deciso (e più volte replicato) nel 2015, con possibile modifica alternativa della linea fin qui seguita, secondo i legali Anief, rischia di far fare una brutta figura al Consiglio di Stato, smentendo se stesso e un anno di decisioni ben ponderate, cedendo – sulla scorta di motivazioni confuse e discutibili – alle pressioni del Governo che non tollera di vedersi dare torto.

Nel provvedimento si lamenta che le domande dei diplomati magistrale prescinderebbero dalla verifica di una pregressa esperienza professionale, laddove, invece, la quasi totalità dei diplomati magistrale, salvo casi marginali, è portatrice di lunghi periodi di precariato.

Insomma, sostengono i legali del sindacato, l’ordinanza ignora, e quindi banalizza, il percorso logico seguito dalle numerose pregresse decisioni del Consiglio di Stato favorevoli ai diplomati magistrale: scompare, infatti, la differenza tra gli inserimenti nelle GAE di docenti abilitati dopo il 2007 (vietati dal legislatore, anche se con molte deroghe) e gli inserimenti dei docenti abilitati prima del 2007 (previsti dal legislatore, ma arbitrariamente negati dal MIUR).

Per i legali dell’Anief il Consiglio di Stato entrerebbe in contraddizione con se stesso.

Noi riteniamo che contraddizione, invece, vi sia stata quando il Consiglio di Stato l’anno scorso, modificando il precedente orientamento negativo del 2014, aveva aperto le porte delle GAE ai diplomati.

Avevamo espresso sorpresa e perplessità nell’aprile 2015 per quella che ci era sembrata una inversione totale di linea. Se la Plenaria sarà ora chiamata ad un chiarimento dovrà ripartire dal quella sentenza.  

Ci sembra, comunque, una valutazione azzardata – come affermano i legali Anief – sostenere che il possibile ripensamento del Consiglio di Stato sia dovuto a pressioni esercitate dal Governo.