Rinnovo del Contratto Istruzione e Ricerca: arriva la firma definitiva. Aumenti per docenti e Ata a febbraio

L’attesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024 è giunta alla sua conclusione. Dopo l’accordo preliminare raggiunto lo scorso 5 novembre, è arrivata la firma definitiva. Il passo successivo vedrà la convocazione dei sindacati da parte dell’Aran per siglare il contratto, il quale è stato recentemente approvato dalla Corte dei Conti, che ha certificato positivamente l’intesa.

Contratto Scuola: aumenti economici ma nessuna novità normativa

Il rinnovo del contratto, che riguarda circa 1,3 milioni di dipendenti tra insegnanti e personale Ata, avrà una valenza puramente economica, senza modifiche normative. La principale novità riguarda gli aumenti salariali, che saranno erogati a partire dal mese di febbraio. Tuttavia, persiste ancora un’incertezza riguardo alla firma della Flc-Cgil, che aveva già manifestato il proprio dissenso lo scorso novembre.

La segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, aveva spiegato che le risorse destinate al rinnovo contrattuale non sono sufficienti a compensare l’inflazione recente, denunciando un’inadeguatezza degli aumenti rispetto alle necessità salariali dei lavoratori. Nonostante ciò, la maggior parte dei sindacati sembra essere favorevole alla firma, mentre la Flc-Cgil potrebbe rimanere ferma sul suo “no”, dopo una consultazione interna che ha confermato la posizione della segreteria nazionale.

Aumenti e arretrati: quanto inizieranno a guadagnare i lavoratori della Scuola?

Gli aumenti previsti per i lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca varieranno in base alla categoria professionale e all’anzianità di servizio. Per i docenti, gli incrementi mensili netti oscilleranno tra i 52,74 euro (per chi ha meno anzianità) e gli 87,43 euro (per i docenti con maggiore esperienza). Questi aumenti comprenderanno anche il recupero delle differenze dovute alle mensilità arretrate e l’adeguamento dell’RPD/CIA.

Inoltre, i lavoratori riceveranno significativi arretrati, che saranno corrisposti in un’unica soluzione. Gli importi variano a seconda del profilo professionale: per esempio, un docente di scuola infanzia/primaria potrà ricevere arretrati da circa 1.291 euro a 2.149 euro, mentre l’importo fisso “una tantum” per questa categoria sarà di 111,70 euro.

La prospettiva di un nuovo rinnovo per il 2025/2027

Già si guarda al futuro con l’avvio dei preparativi per il rinnovo del contratto collettivo per il triennio 2025-2027. La Legge di Bilancio 2025 ha già previsto i finanziamenti necessari, con l’obiettivo di concludere la trattativa rapidamente. 

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