
I Patti Educativi di Comunità protagonisti al Forum UNESCO 2024: un modello italiano per la trasformazione dell’istruzione

Il nostro mondo affronta sconvolgimenti complessi, opportunità uniche e futuri incerti. In che modo l’istruzione può essere all’altezza delle sfide future, non solo per reagire, ma anche per contribuire a plasmare il futuro?
Questa è stata la domanda centrale attorno alla quale si è sviluppato il confronto durante il Forum internazionale dell’UNESCO 2024 sul futuro dell’istruzione, tenutosi a Suwon, in Corea del Sud, dal 2 al 4 dicembre scorso. L’evento ha riunito oltre 1.800 partecipanti, tra cui ministri dell’istruzione, rappresentanti di organizzazioni internazionali, esperti, educatori e giovani provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di discutere la trasformazione dei sistemi educativi in risposta alle sfide globali contemporanee.
Tra le esperienze più rilevanti presentate al Forum, spicca il percorso intrapreso dall’Italia con i Patti Educativi di Comunità e l’importante lavoro svolto dall’Osservatorio Nazionale sui Patti Educativi, coordinato da INDIRE e LABSUS. Le ricercatrici INDIRE, Giuseppina Rita Jose Mangione e Stefania Chipa, hanno illustrato il contributo italiano alla costruzione di un nuovo contratto sociale per l’educazione, presentando l’approccio innovativo adottato per rafforzare le alleanze territoriali tra scuole, istituzioni e attori della comunità.
I PATTI EDUCATIVI DI COMUNITÀ E IL RUOLO CHIAVE DELLE AREE INTERNE
I Patti Educativi di Comunità, introdotti con il Piano scuola 2020/21, rappresentano una delle specificità più significative del sistema educativo italiano. Essi offrono uno strumento efficace per promuovere la collaborazione tra scuola, enti locali e realtà del territorio, al fine di creare curricoli locali che valorizzino le peculiarità delle diverse comunità e promuovano un apprendimento situato ed esperienziale, attraverso approcci pedagogici interdisciplinari.
In particolare, il lavoro con le aree interne del Paese ha permesso di sperimentare strategie innovative per rendere la scuola un punto di riferimento per la comunità locale. Grazie a queste esperienze, è nato il primo toolkit operativo, un Quaderno Operativo (disponibile qui), che guida le scuole nel costruire il Patto, misurare alcune dimensioni chiave dell’alleanza di comunità e accedere a pratiche già consolidate con cui confrontarsi.
L’Osservatorio Nazionale sui Patti Educativi ha il compito di raccogliere e analizzare le esperienze sviluppate a livello nazionale, monitorando i processi di co-progettazione e fornendo strumenti operativi per supportare le scuole e i territori nella realizzazione di alleanze educative sostenibili. A oggi, l’Osservatorio ha analizzato 180 Patti, offrendo linee guida per la progettazione, individuando esperienze virtuose e raccogliendo dati di rilievo sulle modalità di implementazione di questo strumento innovativo.
Dall’analisi emerge che le scuole utilizzano i Patti principalmente per realizzare:
- una scuola inclusiva (40,9%), valorizzando le diversità e promuovendo ambienti di apprendimento equi e coesi;
- una scuola come centro civico di comunità (30,2%), favorendo la partecipazione attiva e l’innovazione sociale con attività aperte anche alla cittadinanza;
- un’educazione alla cittadinanza attiva e alla sostenibilità ambientale (61,6%), temi sempre più centrali nelle politiche educative nazionali e internazionali.
Inoltre, le azioni promosse dai Patti mirano a rafforzare il ruolo della comunità nei processi educativi (62,9%) e a contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa (62,9%).
Il ruolo strategico dell’Osservatorio e il riconoscimento internazionale
Grazie ai risultati delle ricerche condotte dall’Osservatorio, INDIRE sta offrendo al mondo della scuola strumenti di approfondimento, percorsi formativi e toolkit operativi per una diffusione sempre più efficace dei Patti Educativi di Comunità.
Verso un Osservatorio Globale sui Patti Educativi?
L’esperienza maturata in Italia con l’Osservatorio Nazionale sui Patti Educativi ha mostrato il potenziale di questo strumento nel favorire una governance educativa partecipativa e territoriale.
L’esperienza italiana ha ricevuto un’importante valorizzazione al Forum UNESCO, grazie anche all’intervento di Sobhi Tawil, Director, Future of Learning and Innovation, UNESCO, che ha sottolineato come l’Italia rappresenti un modello unico nel tradurre in azioni concrete una nuova idea di governance partecipativa per l’educazione.
Proprio per questo, al Forum UNESCO 2024 si è discusso della possibilità di catalizzare un Osservatorio Globale sui Patti Educativi, un’iniziativa che potrebbe raccogliere e condividere esperienze internazionali per supportare i sistemi educativi in diversi contesti e favorire un apprendimento collaborativo tra paesi.
L’obiettivo sarebbe creare una rete di buone pratiche, strumenti condivisi e dati comparabili, permettendo così un monitoraggio più efficace delle alleanze educative su scala globale. Questa prospettiva è stata accolta con interesse da diversi partecipanti, sottolineando l’importanza di costruire modelli educativi innovativi basati su solidarietà, inclusione e co-progettazione.
L’Osservatorio è inoltre sostenuto da Rai Scuola, che dedica un canale specifico all’analisi delle esperienze territoriali e alla promozione della scuola come bene comune attraverso la collaborazione tra enti locali, Terzo settore ed enti di ricerca (https://www.raiscuola.rai.it/percorsi/ipattieducativiindire).
Uffici scolastici territoriali e Patti Educativi a Didacta Italia 2025
A ulteriore conferma dell’importanza crescente dei Patti Educativi di Comunità, il tema sarà al centro di un evento specifico all’interno di Didacta Italia 2025, la fiera dedicata all’innovazione scolastica. L’incontro, intitolato “Uffici scolastici territoriali e Patti Educativi: esperienze di governance a supporto della scuola come bene comune”, vedrà la partecipazione di dirigenti scolastici, rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali e locali, nonché esperti di governance educativa.
L’evento esplorerà il ruolo chiave degli Uffici Scolastici Territoriali nel facilitare la creazione di alleanze educative e nella promozione di modelli di governance partecipativa, in grado di rafforzare la scuola come bene comune. Si discuteranno esperienze virtuose e modelli operativi capaci di consolidare reti territoriali di supporto alla scuola, favorendo sinergie tra amministrazioni locali, istituzioni scolastiche e terzo settore.
Per maggiori dettagli sull’evento e sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito ufficiale di Didacta Italia: https://fieradidacta.indire.it/eventi_2025/uffici-scolastici-territoriali-e-patti-educativi-esperienze-di-governance-a-supporto-della-scuola-come-bene-comune/.
Un passo avanti verso un’educazione più equa e sostenibile
Il Forum UNESCO 2024 ha rappresentato un momento cruciale per il riconoscimento internazionale del modello italiano dei Patti Educativi di Comunità, evidenziando il ruolo di INDIRE supporto delle alleanze educative territoriali nel promuovere un’istruzione più inclusiva, partecipativa e attenta alle sfide globali.
L’evento ha inoltre contribuito alla costruzione di un quadro cooperativo internazionale per la trasformazione educativa, con l’obiettivo di affrontare le sfide globali e promuovere un futuro più giusto, equo e sostenibile per tutti.
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