Rilanciare la scuola partendo dagli edifici scolastici

Quando le attività didattiche si svolgono in presenza, nelle sole scuole statali trascorrono diverse ore di attività circa 8,5 milioni di persone, tra alunni e personale scolastico, ospitati in poco più di 40 mila edifici scolastici. Condizione prioritaria dei luoghi in cui si formano le generazioni del nostro Paese è la sicurezza, che purtroppo è tuttora a livelli preoccupanti, come emerge dalle rilevazioni ufficiali. L’anno scorso quasi il 40% degli edifici risultava privo del certificato di agibilità, il 54% non disponeva del certificato di collaudo statico e soltanto il 42% era provvisto del certificato del nulla osta provvisorio della prevenzione incendi. Poco più del 54% disponeva di servizi igienici per gli alunni con disabilità.

Sul problema complessivo dell’edilizia scolastica il documento della Cisl scuola “Rilanciare la scuola” espone analisi e proposte.

Appare quasi superfluo richiamare la necessità di interventi volti a ricostruire il patrimonio edilizio dedicato alle attività di Istruzione. Non è necessario spendere particolari argomentazioni davanti all’evidenza restituita dai dati ormai largamente disponibili e che fotografano un panorama desolante degli edifici scolastici, nonostante gli interventi operati negli ultimi anni in termini di finanziamenti dedicati. Ancora una volta, si sottolinea come la soluzione di questo annoso problema non sia legata solo allo stanziamento di fondi ma anche alla soluzione di tutti gli impedimenti burocratici che spesso hanno impedito di dare seguito ad azioni rimaste solo sulla carta. È dunque necessario un intervento organico che affronti non solo il tema dei finanziamenti ma anche delle procedure, perché possano essere garantite condizioni basilari di sicurezza per gli alunni e per il personale, anche in relazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici che gli Enti Locali, in alcune situazioni e per vari motivi, hanno tralasciato.

Parliamo di staticità degli edifici, di infissi e intonaci, di sistemi di riscaldamento e accessibilità, di servizi igienici, di adeguamento antisismico, di elementi insomma così fondamentali che è davvero amaro e anche doloroso doverli richiamare”.