Riforma: servono altre risorse per l’aggiornamento

Il piano programmatico finanziario a sostegno della riforma, che sarà varato 90 giorni dopo l’entrata in vigore della legge, e quindi attorno alla metà di luglio, dovrà prevedere un apposito intervento per l’aggiornamento del personale.

Lo scorso 18 marzo 2003 i sindacati CGIL, CISL, UIL e SNALS, pur avendo sottoscritto il contratto integrativo annuale concernente l’aggiornamento del personale, malgrado l’imminenza dello sciopero del 24, ottennero infatti di mettere a verbale una precisazione che ora diventa attuale: per la formazione del personale connessa alla riforma degli ordinamenti scolastici il governo dovrà stanziare ulteriori fondi.
Sarà questo un primo banco di prova per capire se e quanto le barriere protettive antispesa apprestate dal ministro Tremonti, inserite nel testo definitivo della riforma, potranno reggere nei fatti. Delle due l’una: o il piano programmatico sarà accompagnato da uno specifico provvedimento a copertura delle spese ulteriori, o i sindacati dovranno rassegnarsi a vedere utilizzate le risorse del contratto integrativo anche, ed anzi prioritariamente, a sostegno della formazione finalizzata alla attuazione della riforma.
A dire il vero, già in questo accordo integrativo sulla formazione 2003 si prevede che le risorse stanziate siano destinate prioritariamente alla riforma, mediante interventi rivolti appositamente alla formazione dei docenti che per primi dovranno metterla in atto (docenti di scuola dell’infanzia e della scuola primaria).