Riforma reclutamento: oggi potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri

La riforma sul reclutamento che introduce tre strade per gli aspiranti docenti potrebbe approdare già oggi, 21 aprile, in Consiglio dei ministri. La decisione, secondo quanto segnalato dal Sole24Ore, verrà presa dopo un confronto con le forze politiche di maggioranza che dovrebbe servire anche a sciogliere l’ultimo nodo della vigilia, quello relativo agli scatti di carriera accelerati per i prof che si aggiornano.

 

L’impianto della riforma sul reclutamento, una delle sei del Pnrr Scuola, non dovrebbe subire particolari modifiche rispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi. Gli aspiranti docenti si troveranno con tutta probabilità di fronte a queste tre strade:

1) Conseguire almeno 30 Cfu (di cui 15 di tirocinio) all’università e partecipare alle selezioni a cattedra, salvo poi completare i restanti 30 Cfu e l’abilitazione con un anno a tempo determinato e part-time.

2) Ottenere 60 Cfu e l’abilitazione già durante gli studi, passare il concorso così da svolgere subito l’anno di prova e, previa valutazione positiva, giungere alla conferma in ruolo.

3) Per i precari “storici” (con almeno 36 mesi di servizio alle spalle) che possono accedere direttamente al concorso (senza 60 Cfu e abilitazione) e, se passano le prove, iniziare l’anno di prova.

Lo schema base, salvo sorprese dell’ultima ora, prevede nuovi percorsi formativi coordinati dalla nuova scuola di Alta formazione dell’Istruzione che, una volta superati porteranno ad “anticipare” la maturazione degli scatti stipendiali. Attraverso questa nuova formazione, si anticipa il massimo stipendiale, facendo maturare prima lo scatto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA