Rientro a scuola in presenza, presidi preoccupati. Le misure da emanare con urgenza secondo ANDiS

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici segnala al Governo e al Ministro dell’Istruzione che tra il personale scolastico e le famiglie continua a diffondersi un forte sentimento di preoccupazione e di ansia circa i possibili rischi connessi alla ripresa, dal prossimo 26 aprile, delle lezioni in presenza anche per le secondarie di II grado senza che siano stati predisposti servizi aggiuntivi e più efficaci interventi di prevenzione.

A tale riguardo l’ANDIS ribadisce la necessità e l’urgenza di emanare alcune misure indifferibili:

– aggiornare il protocollo di sicurezza anche in relazione alla diffusione delle varianti COVID;
– delegare ai dirigenti scolastici il compito di definire, in rapporto al protocollo di sicurezza e alla capienza dei locali, la percentuale di alunni – a partire dal 50% – da ammettere alle lezioni in presenza;
– prevedere la somministrazione di tamponi periodici agli alunni e al personale della scuola;
– definire efficaci misure di tracciamento;
– emanare linee guida unitarie all’indirizzo di ASL/USL;
– completare la vaccinazione del personale scolastico;
– aumentare i mezzi di trasporto scolastico;
– affidare alla Protezione Civile e alle organizzazioni di volontariato il controllo sugli assembramenti all’entrata e all’uscita delle scuole e alle fermate dei mezzi pubblici.