Tra gli obiettivi della Agenda 2030, richiamati dal Piano di RiGenerazione Scuola, la lente di approfondimento di Tuttoscuola si è soffermata in particolare sul n. 7, AFFORDABLE AND CLEAN ENERGY – Energia pulita e accessibile, andando a verificare la situazione delle 40.160 scuole statali, analizzate circa gli “accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici” registrati nel Portale dati del Ministero sull’edilizia scolastica per il 2018-2019.

Sono 23.213 le scuole che in diversi interventi hanno messo in atto accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici. Rappresentano il 58,9% delle 40.160 scuole statali rilevate, con il Veneto al top con l’80,3% di scuole attive e la Calabria ai minimi interventi con il 23%.

Sotto la media nazionale, oltre alla Calabria, anche Puglia (53,9%), Sicilia (53,8%), Emilia R. (45,6%), Toscana (42,4%) e Campania (35,4%).

Le scuole che non hanno adottato accorgimenti per ridurre i consumi energetici sono quasi 17mila (esattamente 16.947): nelle regioni del Sud sono il 56,9%, al Centro il 44,8%, nelle Isole il 40,6%, mentre al Nord sono tra il 34% e il 31%.

Gli interventi più diffusi hanno riguardato i doppi vetri nei serramenti, attivati nel 64,4% delle scuole virtuose, con la Val d’Aosta che li ha installati nel 95,5% delle scuole virtuose, mentre lo hanno messo in opera con percentuali tra il 76,5% e il 78,9% Piemonte, Toscana, Friuli VG ed Emilia R.

Nelle 23.123 scuole attive quasi il 60% ha proceduto alla zonizzazione dell’impianto termico.

Tra le 23.213 scuole che hanno attivato accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici il 43,9% ha installato pannelli solari con la Sicilia al top con il 61% e il Friuli VG all’8%.

Altri interventi hanno riguardato l’isolamento delle coperture, l’isolamento delle pareti esterne  e altri accorgimenti tra cui 593 pannelli fotovoltaici.

Complessivamente gli interventi delle diverse tipologie adottati per ridurre i consumi energetici sono stati 53.952.